Per cominciare, vi dico che se non li avete mai visti dal vivo vi siete persi la parte più bella dei Superhorrorfuck. Ma tranquilli, siete ancora in tempo per rimediare. "Death Becomes Us" non delude. É il risultato di un lavoro maturo e meticoloso, che combina sapientemente elementi Horrorpunk e Glam con un connubio di sperimentazione e follia; nulla è lasciato al caso e gli arrangiamenti, seppur classicheggianti, ponderano senza smorzare l'esplosione di energia sprigionata da voce e strumenti. L'ascolto è una goduria: piacevole e orecchiabile, non richiede il timpano di un hipsteroide intellettuale all'altro capo del filo degli auricolari; anzi, non richiede neanche gli auricolari, perché "Death Becomes Us" è un disco tutto da ballare, un tormentone irriverente, un tripudio di calci nel mulo fino alle emorroidi. Creativo nei limiti che il genere impone, rompe la monotonia dell'Horror in formaldeide scodellato dai soliti tre grandi nomi, che dopo anni si sono pure rotti le balle di riscaldarci la minestrina e ce la servono così com'è. Un capolavoro, ragazzi. Compratevelo fisico, non online -volete mettere la soddisfazione di avere le loro facce sovrapposte sull'involucro del disco che tenete in mano?- e soprattutto andateveli a sentire, poi leggete la riga qui sotto.
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Figuratevi, è stato un piacere.
VOTO: 10/10
-Mørke-
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