Intervista ai Male mISANDRIA

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Mooth - Slow Sun

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Dogmate - Hate

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domenica 29 dicembre 2013

BEST OF: VOL 4


Buy or Die
- Agony Face - CLX Stormy Quibblings (Death Metal/Progressive)
- OvO - Abisso (Drone/Industrial/Noise/Inclassificabile)
- Dark Ages - Teumman (Heavy Metal/Progressive/Hard Rock)

Beast album
- Demonic Death Judge - Skygods (Doom/Groove/Stoner Metal)
- Edoardo Napoli - Eternal Bleeding (Heavy/Thrash/Progressive Metal)
- Unsouled - Evolve (Brutal/Technical Death/Thrash Metal)
- Norhod - The Blazing Lily (Gothic Metal)

Giovani promesse
- Electric Floor - Falsità Reali (Alternative Rock/Indie)
- Frostagrath & Viragha - Dust Shall Remain (Depressive Black Metal)
- Epigraph - Blurred Sight (Melodic Death Metal)
- Daemonokrat - Predators (Death Metal/Grindcore)

venerdì 27 dicembre 2013

INTERVISTA AI SIX DAYS OF MAY (SIX DAYS OF MAY)


Ciao e benvenuti su Sadik Underground Review! Iniziamo subito con questa mini intervista: per chi non vi conosce, riuscireste a presentarvi con una piccola bio?

(Six Days of May):
Ciao! Siamo una band milanese che vuole proporre un metal moderno in senso pieno, con un buon equilibrio tra aggressività e ricchezza melodica. Proviamo a costruire brani che possano risultare “cantabili” usando linguaggi musicali propri del metalcore, ma senza chiuderci troppo in un format che alla lunga può essere limitante.

Ho visto il video della cover di “Genie in a Bottle”. Come è venuta l’ idea di coverizzare un brano proprio di quel genere? E’ stato facile adattarlo alla vostra stilistica?

(Six Days of May): Siamo contenti del fatto che il nostro primo video stia raggiungendo un buon numero di utenti. Oggi quella della cover pop in chiave metal è una soluzione piuttosto diffusa: l’idea è stata quella di riarrangiare un brano forte che viene da un genere che vive di melodie efficaci. Abbiamo voluto però dare un sound molto personale al brano, cercando di far nostro il pezzo e crediamo di esserci riusciti! Non ci è voluto molto tempo perché conosciamo bene le soluzioni che fondano il nostro sound, quindi si è trattato di applicare il nostro approccio a un pezzo lontano del nostro genere.

Mi hanno parlato di un vostro nuovo video in uscita. Ci raccontate qualcosa?

(Six Days of May): Stiamo lavorando a due video al momento: prima dell’uscita del disco, intorno ai primi mesi del 2014, faremo girare una traccia inclusa nella tracklist, molto particolare… diremmo elettronica in toto, con voci che recitano parti dei nostri testi. Il video sarà quindi un assaggio, non del sound del disco ma del mood che avrà il nostro full length. Il secondo video sarà invece quello di lancio del primo singolo, intorno alla primavera 2014.

Cosa impersonerete e farete vedere nel video?

(Six Days of May): Vogliamo lasciare un po’ di sorpresa! Di certo il primo video sarà piuttosto particolare, dato che anche il brano lo è decisamente. Inquadratura in soggettiva e location opprimenti, per un lavoro che avrà pochi minuti di durata ma sarà certamente intenso. Quindi scelte radicali come “no band” e “no volti”: può sembrare ardito ma anche interessante.

Il perché della scelta di voler fare un secondo video?

(Six Days of May): Perché siamo in fase di crescita e nel 2014 vogliamo far uscire l’album in un contesto più interessante possibile. I due singoli del 2013 sono una parte del percorso e ora l’obiettivo è il disco. Nel web crediamo molto e il nostro canale Youtube lo dimostra: cerchiamo di essere attivi e propositivi, quindi  avvicinarci al prossimo anno con un teaser del disco e un videoclip forte da lanciare insieme alla release dell’album crediamo sia un planning sensato per una band come la nostra.

State emergendo bene nella scena vedo: quali sono stati i vostri punti forti e le cose che hanno permesso l’ emersione?

(Six Days of May): Grazie, a volte ci chiediamo a che punto di maturazione del progetto si sia arrivati, ma poi si torna a lavorare a testa bassa ed è da questo grande investimento di tempo e know how che son venute le cose buone raccolte fin’ora. Potremmo dire: “andiamo in sala prove, suoniamo, tiriamo fuori un buon pezzo e cerchiamo di comunicarlo al meglio dal vivo”. Noi siamo più della scuola: “c’è tanto lavoro da fare, le cose belle vengono da riflessione e accuratezza, quindi dobbiamo mettere a disposizione del progetto tutta la passione, ma anche la dedizione possibile”.

Concerti in lista?

(Six Days of May): Abbiamo fatto più di 20 live in meno di un anno e da aprile ci siamo detti di tirare un po’ il freno per lavorare al disco con calma. In realtà non siamo mai riusciti a separarci dalle esibizioni dal vivo e ora, dopo le ultime uscite di settembre, ci prendiamo un piccolo periodo di meritato lavoro in studio. È probabile che qualche data salterà fuori lo stesso perché non ne possiamo fare a meno, ma intorno alla fine dell’anno.

Vi ringrazio per il tempo dedicatoci, speriamo di recensire anche un vostro disco! Lascio a voi gli ultimi saluti:


(Six Days of May): Ringraziamo te e tutto il team di Sadik Underground Review! Come saluto vi invitiamo a cercarci su Facebook per rimanere aggiornati sulle prossime novità! Saranno mesi caldissimi e in arrivo abbiamo un contratto di endorsement, un nuovo video e una sorpresa verso l’inizio del nuovo anno. Poi vi regaleremo il primo full length…


Intervista a cura di -SADIK-


Recensione: /

SUPERHORRORFUCK: NUOVO BRANO NATALIZIO


I Superhorrorfuck hanno pubblicato una speciale canzone natalizia intitolata "Let's Party With Jesus", disponibile a questo indirizzo YouTube: http://www.youtube.com/watch?v=pc2zbq9Er2w .
Questo brano è caratterizzato dallo stile demenziale e dissacratorio tipico della band.

Web:

mercoledì 25 dicembre 2013

INTERVISTA AI CONTROSIGILLO (ENRICO)


Ciao Enrico! Benvenuto su Sadik Underground Review. Visto che oggi (26/10/2013) è il tuo compleanno, ho deciso di farti questo regalo. Partiamo subito in quarta: come si è formata la band? Chi l’ha fondata?

(Enrico): Ciao Matteo, grazie degli auguri e per lo spazio che ci concedi per questa intervista, è sempre un piacere per noi essere tuoi ospiti. Per quanto riguarda le origini della band : i Controsigillo nascono nell'ormai lontano 1999 (secolo scorso, azz) da un'idea mia e di Simone Costadone (chitarra). A gennaio del 2000 la band era completata con Davide Manna (chitarra), Salvatore Mango (batteria) e Giorgio Piga (basso), elementi che ancora oggi sono presenti in formazione... Eh sì, perchè dopo 14 anni la line-up originale è ancora insieme a lavorare, eheheh. A dire il vero (e colgo l'occasione per presentarlo) oggi abbiamo due batteristi in line up con l'ingresso nel corso del 2013 di Loris Poletti, che già aveva inciso l'omonimo album come guest session. Permettimi inoltre di ringraziare Simone Cappato, bassista che ha trascorso con noi 6 anni nel periodo in cui Giorgio ha dovuto dedicarsi ad altri progetti.

A che band vi siete ispirati per la realizzazione del vostro carattere musicale?

(Enrico): Nominare una sola band mi risulta impossibile, sono tante e di generi molto diversi le formazioni che ci hanno influenzato in un modo o nell'altro.

Te l’ho chiesto perché trovo la vostra stilistica piuttosto complessa e non di facile orecchio; sei d’accordo con questa mia affermazione?

(Enrico): Sono d'accordo con te. Forse non proprio così "complessa", nel senso che non mi vedo paragonato a gruppi come Dream Theater e affini, però ho la presunzione di dire che siamo piuttosto vari e non facilmente catalogabili. Una delle cose più divertenti è stato leggere le definizioni che ci sono state attribuite  in sede di recensione per "Controsigillo"; alcune sono state veramente interessanti perché non ho la più pallida idea di cosa vogliano dire, ahahah! Comunque, seriamente, alla fine il titolo più usato è stato quello di Progressive Thrash, per me rimaniamo sempre e comunque una band Heavy Metal con diverse influenze. Tutto qua... Riallacciandomi alla tua domanda precedente, questo credo sia dovuto al fatto che non abbiamo mai voluto essere per forza qualcosa di perfettamente inserito in un genere. Ascoltiamo tanta musica, tanti generi e ci piace inserire nei nostri brani quello che realmente ci piace. Ecco perchè ti dicevo che una band era impossibile da nominare... Parlerei più di generi interi, quali il Thrash, la vecchia NWOBHM, il Progressive Rock dei ‘70, il Metal Sperimentale dei Cynic, le pazzie dei King Crimson, il Rock ampio dei Queen... potrei andare avanti per ore, credimi.

Che sviluppi ci saranno nel futuro?

(Enrico): Vediamo... per il momento la priorità è lavorare sui nuovi brani che comporranno il prossimo album e fare qualche show in giro per la penisola, giusto per sfogarci un pochino e testare i nuovi pezzi on stage. Poi vediamo cosa ci riserveranno i prossimi mesi: diciamo che stiamo valutando un po' di proposte, vedremo quale riterremo la migliore e più adatta a noi.

E’ uscito da poco il nuovo disco “Live from the Past”. Il perché della scelta di fare un live album?

(Enrico): “Live from the Past” è un EP contenente materiale datato, con Simone Cappato al basso. E' un live nudo e crudo, senza sovraincisioni o altro... insomma totalmente live! In un certo senso è una chiusura di un capitolo nella storia della band. L'abbiamo pubblicato principalmente per questo motivo, unitamente al fatto di avere un qualcosa in mano da poter vendere al banchetto insieme all'album e altro merchandising. Inoltre era un modo per "rimanere attivi" a livello mediatico in questo periodo in cui siamo concentrati sul nuovo album.

So che state lavorando ad un nuovo brano! Ce ne parlate un po’?

(Enrico): Beh in realtà stiamo lavorando ad un album intero, quindi più di un brano. Quello che ti posso dire a riguardo è che abbiamo circa metà  dei pezzi del prossimo album pronti e definiti, altri in fase avanzata e alcune altre idee da sviluppare.  Ci saranno nuove influenze che non erano presenti su "Controsigillo", un brano cantato  interamente in italiano e un remake di un gruppo del nord Europa.  Stiamo dando molta attenzione affinchè i pezzi siano un po’ più snelli e scorrevoli rispetto  al debutto, la produzione sarà "importante" questa volta, stiamo dando tutto noi stessi... Per ora ti posso dire che i brani finiti (che presenteremo on stage se ce ne sarà occasione) mi piacciono molto e sono leggermente più veloci rispetto a ciò che abbiamo composto in precedenza. Per chiudere, non abbiamo nessuna intenzione di inquadrarci in un genere predefinito, ma allo stesso tempo non vogliamo fare una fotocopia del debutto.

Vi ritenete in grado di esser “qualcuno” nella nostra scena?

(Enrico): Oh mio Dio... Credo che siano gli altri a doverlo dire in caso, non noi. Ritengo che "sentirsi qualcuno" sia una grave mancanza di umiltà in primis, e in seconda battuta sentirsi arrivato. No, no, no non è il nostro caso. Noi suoniamo per passione, per esigenza di esprimerci, senza guardare logiche commerciali che ci vincolino a fare determinate cose. I soldi, il successo, la fama, le ragazzine urlanti... non sono le nostre mire. Noi suoniamo e portiamo avanti il nostro progetto nella maniera più trasparente possibile: noi siamo così, siamo ciò che senti, nessuno ci impone quell'accordo o quel suono, o quel passaggio. Se poi questo a qualcuno piace, ben venga, ne siamo orgogliosi! Nessuno ci dice cosa dobbiamo fare e come dobbiamo farlo, siamo noi a decidere tutto, cosa, come, quando e perchè. Stop. I soldi, il successo e quant'altro, se mai ci saranno, saranno solo una conseguenza di quanto fatto prima e non una ricompensa! Il giorno che non avrò più stimoli nel portare avanti la baracca, smetterò... ma la vedo moooolto lontana questa cosa, ahahah!

Ti ringrazio per la disponibilità nei miei confronti per molte cose, intervista compresa. A presto, e auguri ancora! 

(Enrico): Perché mai non dovrei essere disponibile nei tuoi confronti? Odio le persone che non portano rispetto verso il lavoro altrui... Grazie a te per lo spazio (e per gli auguri)!

Intervista a cura di -SADIK-


Recensione: /

lunedì 23 dicembre 2013

ASHES OF CHAOS - EYE






















Cosa faresti se un meteorite stesse per cadere sulla terra, condannando l’umanità? E cosa faresti se tu riuscissi miracolosamente a sopravvivere, scoprendo poi che i politici mondiali si erano garantiti un preziosissimo posto per la propria salvezza, condannando tutto il resto dell’umanità? A queste domande rispondono i progsters italiani Ashes of Chaos nel loro disco di debutto “Eye”, intricato concept album pubblicato nel 2013. L’opener ha lo stesso nome della band e mette subito in risalto le principali caratteristiche compositive del gruppo: riff di chitarra veloci, arpeggi di tastiera, atmosfere oscure e alternanza tra cantato pulito e growl. Quest’ultimo è proprio il difetto principale del disco, poiché spesso vengono inserite disperate grida in growl in momenti assolutamente inadatti, e per di più il singer Alexios Ciancio se la cava veramente bene con il cantato pulito, in particolare sulle note più alte, per cui il growl tende a far calare vistosamente la qualità del disco. La seconda track, "Falling", non è particolarmente degna di nota, a differenza della quarta traccia "Mechanical Rage" introdotta da Doom, brano di circa due minuti. "Mechanical Rage" è ottima: veloce, equilibrata, pesante, così come "Atmosfear Pt. 1", tipico brano Prog Metal intriso di riff al fulmicotone e improvvisi momenti acustici. E’ infatti da sottolineare che la qualità tecnica dei musicisti è assolutamente eccelsa, condizione necessaria per suonare Prog Metal di qualità. "Parallels" costituisce uno dei momenti più lunghi dell’album, 10 minuti circa di potenza e melodia, che definirei volentieri brano Prog dell’anno. Assolutamente da ascoltare. "Novilunio" è invece una buona canzone strumentale, più “quadrata" rispetto ai pezzi precedenti, seguito da "Atmosfear Pt. 2", traccia decisamente atipica (con melodie quasi anni ’20!) ma piacevole. "Awake" è l’altro grande capitolo del disco, ma in questo caso non si raggiunge il livello di "Parallels", anzi, sembra essere più una ulteriore dimostrazione delle capacità tecniche della band, nonostante ciò si riveli un buon brano, che lascia poi spazio alla conclusiva "Rinascita", ottimo brano cantato in italiano (!) che presenta l’altro picco dell’album. Gli Ashes of Chaos dimostrano di essere una band con qualità compositive al di sopra della media e con un grande qualità tecnica, chee ci costringono quindi, dopo questo buon disco di debutto, a tenerli d’occhio. Promossi.

VOTO: 7/10
-JACK-




Ascolto: http://www.youtube.com/watch?v=YCnCDElgEDk
Facebook: 
https://www.facebook.com/pages/Ashes-of-Chaos/196770405805?fref=ts

domenica 22 dicembre 2013

INTERVISTA AI NECRONACHE

Foto by Luca Pezzani

Da chi è nata l'idea di fondare un nuovo gruppo e per quale ragione vi siete cimentati nell'Alternative Rock?

(Necronache): La brillante idea di formare la band è nata dalla mente di Robby, quando ancora non sapeva cosa lo aspettava nella traumatizzante ricerca di musicisti, altrimenti di certo sarebbe entrato negli scout. In quanto alla scelta del genere, pensiamo che le etichette servano solo a riordinare i dischi nei negozi. "Alternative Rock" è quella che ci hanno assegnato. Tuttavia, vedremmo bene il nostro disco di fianco agli antidepressivi, in farmacia.

Che atmosfera si respira nella sala prove?

(Necronache): Dipende sempre dal momento in cui si respira! Nei primi minuti l'aria è pessima, perché quando arriviamo la stanza è sempre chiusa e ci accoglie con un tipico e dolce aroma di "musicista della settimana scorsa", e in genere ci viene in mente quello con cui avevamo cenato prima delle ultime prove. Poi si inizia a suonare e si cambia aria e c'è una buona oretta in cui si suona e si suona. Poi in genere c'è una pausetta, si apre un vino, che immancabilmente viene rovesciato sulla moquette da Rosa, e si può arrivare a tre atmosfere:
a) "Springtime": ci si diverte, battute e prese per i fondelli collettive, si suona per divertirsi e ci si diverte. Poi si arriva a scambi di strumenti e a raspare nel baule della macchina per cercare la birretta che era finita in mezzo ai sedili la scorsa settimana. Tutti a casa storti e felici.
b)"Storm": si litiga per un pretesto e ci si scanna. L'atmosfera è decisamente pesante. In questo caso neanche le battute di Robby tirano su. Tutti a casa incazzati.
c)"Smoky": si riprende a suonare, si perfeziona un passaggio, si registra un'idea. L'atmosfera è densa di "aroma di musicista" che ha fatto la sua serata. Tutti a casa soddisfatti e stanchi.

Cosa siete soliti fare a fine concerto?

(Necronache): In genere si passa la serata insieme al pubblico, che è nostro amico, oppure con i membri della band che suona con noi quella sera. Ci piace interagire molto con le altre band, anche se questo ci è costato un bassista e un chitarrista. Ma ora abbiamo un sacco di amici in più su Facebook. Il 90% delle volte si crea un’atmosfera “Springtime”, anche se il concerto non è riuscito come volevamo.

Come si è evoluta la band nel corso del tempo?

(Necronache): L’anno scorso abbiamo sostituito il bassista ed è entrato nel gruppo Filippo Mattioli. Quest’anno Gigio, il chitarrista, ha deciso di uscire dal gruppo ed ora siamo in tre. Per ora portiamo avanti cosi la scrittura dei nuovi pezzi. Per i prossimi live e la registrazione dell’album ci organizzeremo.
A parte i cambi di formazione, direi che adesso siamo più complici. Musicalmente siamo più efficienti, sappiamo dove si va a parare e riusciamo a comporre in modo più spedito. Riconosciamo prima le buone idee dalle cazzate e in generale abbiamo rodato un certo metodo di scrittura. Considera che abbiamo messo nel nostro EP la metà dei pezzi che abbiamo. Alcuni li abbiamo eliminati perché non ci soddisfacevano più, altri li abbiamo tenuti per i live e modificati diverse volte. E poi ci conosciamo meglio, sappiamo di cosa non dobbiamo parlare per evitare l’atmosfera “Storm”!

Considerate la band un passatempo oppure vi dedicate interamente alla musica?

(Necronache): Questa è una domanda fuorviante. Tutti noi abbiamo una vita “normale” al di fuori della musica. C’è chi lavora e chi studia. Quindi non ci dedichiamo interamente alla musica. Però ci viviamo: senza non potremmo stare. Quindi direi che non è la nostra occupazione, ma è la nostra prima preoccupazione. Però non è un passatempo, sarebbe davvero sbagliato definirlo cosi.

Credete di emergere sulla scena underground in futuro?

(Necronache): Sì, decisamente. Il problema è capire quando ci sentiamo abbastanza pronti per credere che emergeremo prossimi alla morte, o subito dopo. Quindi capirai che siamo abbastanza preoccupati per il successo di questa intervista!

Intervista a cura di -MasterEvil-


sabato 21 dicembre 2013

INTERVISTA A SADIK (BY EDP)


Puoi leggere l'intervista a -SADIK-, fondatore della webzine Sadik Underground Review, a questo indirizzo:

venerdì 20 dicembre 2013

SLIDEA - IL VERSO DELL'UOMO

Generalmente quando si pensa alla musica italiana si tende a distorcere il naso, in quanto è convenzione dire che la scena underground non ha band valide. Gli Slidea, che ho intenzione di recensire, vi faranno cambiare idea, grazie al loro Crossover sperimentale. Partiamo dall’opener “Questione di Gravità”: il brano esplode improvvisamente dopo una breve introduzione, per poi immergersi in un ritmo frenetico ma comunque piacevole; i testi in italiano sono ben costruiti e affrontato svariate tematiche. Se volete sentire qualcosa di fantastico, saltate la seconda traccia e godetevi “Disordine Mentale”; il ritmo è vario e per nulla monotono, le chitarre ricordano vagamente in alcuni tratti gli Slayer e la batteria martellante dà un senso di pesantezza all'ascoltato. Ad un certo punto momenti che definirei quasi “sinistri” si alternano ad una furia devastante, esempio perfetto è il brano “Ho bisogno del mio disordine mentale”.Chiusa questa parentesi, una traccia mi ha incantato in paricolar modo, costringendomi ad ascoltarlo diverse volte: sto parlando di “Il Giorno del Giudizio", le cui visioni apocalittiche calzano a pennello con la dinamicità e melodia; Nonostante alcuni momenti assumano lievi sfumature malinconiche, non preoccupatevi, perché gli ultimi secondi saranno davvero epici. Descrivere una traccia non sempre è facile, per esempio prendete in considerazione “Senza Tempo”: un insieme di melodie che non si ripetono mai e una struttura irregolare la rendono così unica da non trovare le parole giuste per esprimere il concetto. L’album termina in bellezza con “Addio”, il cui inizio malinconico dà spazio in seguito alla pesantezza a cui ormai siamo abituati. La voce, degna di nota, è in grado di regalarci un giusto equilibrio tra melodia ed aggressività; svariati e ben strutturati sono i riff di chitarra, accompagnati e valorizzati da un ottimo batterista. Un plauso anche al basso, che ha sempre svolto un ottimo lavoro; e alla tastiera, che interviene sempre al momento giusto. Il risultato? L’album merita, perché è un qualcosa di unico all’interno della scena italiana.

VOTO: 8/10

-MasterEvil-



Ascolto: https://www.facebook.com/Slidea?fref=ts
Facebook: 
https://www.facebook.com/Slidea?fref=ts

giovedì 19 dicembre 2013

DAEMONOKRAT - PREDATORS






















Era da tempo che non si sentiva un disco d'esordio così d'impatto! Un'autoproduzione di 4 brani (ma non per questo carenti di qualcosa dal punto di vista qualitativo) che ci presentano una band nata a pane, Massacre Napalm Death... Tutto questo nella nostra Sicilia! Qui si viaggia su alti livelli, come si può capire già dal primo ascolto di "Predator", un brano che trasuda Morbid Angel dal primo all'ultimo secondo e che risalta fin da subito le doti della band, e soprattutto (cosa sempre più rara nel panorama estremo) le doti dei singoli musicisti! Le cartucce dei nostri non sono di certo terminate qui, e "Hammercrush" fa spiccare per violenza il drummer Maverick. Niente di nuovo sotto il sole (per fortuna) anche quando ci ritroviamo catapultati nell'incedere lento e marziale di "Exterminatus", ultima traccia originale di questo disco, che sfocia in una devastante e annichilente sfuriata finale, degna conclusione di un brano che diventerà sicuramente cavallo di battaglia della band. Il disco si chiude con un'ottima cover dei Terrorizer (che comunque non prendo in considerazione per la recensione finale del disco, prendendola semplicemente per quello che è: ovvero un omaggio ad una delle band che ha fatto del Death/Grind la propria bandiera). Veloce e maligno... Questi sono gli aggettivi che possiamo attribuire a questo disco, che farà la felicità dei più vicini alle sonorità della vecchia scuola Death e Grind (senza per questo risultare anacronistiche). Aspettiamo ansiosi i lavori successivi, perché se in pochi mesi questi ragazzi siciliani sono riusciti a servirci tanta violenza, siamo davvero curiosi di vedere cosa porteranno alle nostre orecchie con il loro primo full-length! Violenti!

VOTO: 7/10
-Death Vibrion-



Ascolto: http://www.youtube.com/watch?v=d5J6saEbwac
Facebook: 
https://www.facebook.com/Daemonokrat

MARIANGELA DE MURTAS: MASTERCLASS A TORINO


Arriva anche in Italia per la prima volta la Masterclass ON STAGE tenuta da Mariangela De Murtas (cantante della celebre gothic metal band Tristania)

DOMENICA 19 GENNAIO 2014
C/O GOOD MUSIC SCHOOL
Via Boves 31 - La Loggia (Torino)
Inizio ore 14 -
Costo Euro 15
prenotazioni:
infoline: 349 665 99 50



"Questa masterclass è per cantanti e performer di qualsiasi livello, che vogliono imparare da zero come controllare perfettamente la performance on stage o come migliorare le abilità che già possiedono. Imparerete tecniche che vi aiuteranno sia prima che durante la performance e renderanno lo show molto più eccitante"  Mariangela De Murtas

Parte 1. Respirazione e Riscaldamento per diaframma e voce.

Imparerete come controllare il respiro, come usare il diaframma e come utilizzare saggiamente le energie del corpo. Imparerete come sbloccare i blocchi fisici ed emozionali e come far fluire l’anima attraverso il vostro sound unico.
Parte 2.  Consapevolezza spaziale e team building.
Imparerete ad acquisire sicurezza nello spazio, sviluppare la vostra abilità recitativa, esprimere voi stessi sia vocalmente che fisicamente, improvvisare, esibirvi da soli o con una band, interagire con i membri della vostra band, controllare il vostro stato d’animo e mentale con la giusta attitudine per rendere la vostra performance un’esperienza entusiasmante!
 
Parte 3. Rilassamento e concentrazione.
Imparerete come sentirvi naturali sul palco con esercizi che aiuteranno la vostra concentrazione prima di salire on stage e durante la performance. Imparerete come concentrarvi sulla musica e come guadagnare resistenza.
Parte 4.
Canterete e suonerete brani scelti da voi, inediti e cover. Riceverete idee per sviluppare e migliorare il vostro stile personale e strumenti che aumentino la vostra sicurezza on-stage. Imparerete a comunicare con il pubblico e mantenere alta l’attenzione, come rapportarsi professionalmente e controllare lo show in situazioni di difficoltà o durante problemi tecnici.

Di seguito due video promozionali


STAMINA: FIRMANO CON MY KINGDOM MUSIC


My Kingdom Music è assolutamente onorata di annunciare l'ingresso nel proprio roster di una delle migliori realtà musicali italiane: si tratta degli STAMINA ed il nuovo album intitolato"Perseverance" uscirà il 24 Febbraio 2014 presentando 9 gemme di Progressive Rock e Metal ricco di melodie e grande tecnica.
 
Ospiti davvero speciali alle vocals quali Göran Edman (ex-Yngwie Malmsteen, John Norum), Nils Molin (Dynazty), Maria McTurk (Royal Hunt) e molti altri rappresentano quell'extra davvero unico di un album destinato ad essere una pietra miliare per chi ama bands come Royal Hunt, Yngwie J. Malmsteen, Symphony X e Dream Theater e più in generale il Melodic Rock ed il Progressive Rock/Metal
 
L'uscita sarà supportata dalla Wormholedeath, nota agenzia italiana di publishing e la Power Prog Records che si occuperà della distribuzione digitale.
 
Presto la band presenterà il videoclip per la song "Higher" ma già ora potete ascoltarla con largo anticipo su: https://soundcloud.com/powerprog/stamina-higher-single
 

Aspettatevi grandi news nelle prossime settimane.

mercoledì 18 dicembre 2013

MASSIMO VOLUME: PUBBLICAZIONE DI "DA QUI"



Uscirà il 14 gennaio 2014 per la prima volta in vinile "Da qui" il terzo album dei Massimo Volume, originariamente edito da Mescal nel 1997. In "Da qui" - disco nato interamente in studio di registrazione al Vida-Esagono di Rubiera - troviamo l'ingresso di un nuovo chitarrista, Metello Orsini, e la produzione artistica dell'ex Lounge Lizards Steve Piccolo.

Grazie alla collaborazione con Universal Musica Italia, "Da Qui" uscirà per Tannen Records  - con distribuzione Audioglobe -  in vinile 180 grammi gatefold edizione limitata a 500 copie numerate a mano  - di cui le prime 200 copie in vinile giallo trasparente -  arricchito dall'introduzione a cura di Andrea Pomini, per gentile concessione di Arcana Edizioni. 


A-1. Manciuria (L’ultimo John Ford)

A-2. Atto Definitivo
A-3. C’è Questo Stanotte
A-4. Senza Un Posto Dove Dormire
A-5. La Città Morta
A-6. Sotto Il Cielo
Lato B
B-1. Sul Viking Express
B-2. Qualcosa Sulla Vita
B-3. Avvertimento
B-4. Manhattan Di Notte
B-5. Stagioni

A&R per Tannen Records: Riccardo Orlandiwww.tannenrecords.com
Licensing per Universal Music Italia: Ivan Stortiwww.universalmusic.it
Distribuzione: Simone Rossi per Audioglobewww.audioglobe.it
Ufficio Stampa: Rossana Savinowww.pitbellula.com
Design & Layout: Andrea Scarfonewww.skarfo.com

ALKA COMPILATION VOL.3



Dal 17 Dicembre in download gratuito

A due anni dal secondo capitolo dedicato agli artisti ALKA,
esce il terzo volume di Alka Compilation
confezionata e prodotta da ALKA record label.

La compilation è distribuita con la collaborazione di Radio Kaos Italy, la webradio indipendente premiata al MEI 2013 e dedicata all'underground italiano.

Alka Complation vol. 3 raccoglie
10 brani per 10 artisti della scuderia ALKA da scoprire e riscoprire.

Il progetto è composto da ben 2 CD virtuali: uno lo ascolti uno lo guardi!
Non solo musica: il secondo CD virtuale contiene infatti
i 10 videoclip dei brani selezionati per la compilation.
Un progetto unico nel suo genere!

Da martedì 17 dicembre e per un mese intero
la compilation sarà disponibile in download gratuito ed esclusivo
sul sito di Radio Kaos Italy (www.radiokaositaly.com)
e sarà poi disponibile in distribuzione digitale.

DISCO 1 | Tracklist Audio
01 Love Kills | Dubby Dub
02 New Way Home | Cosmic Box
03 Nelle Fabbriche | Violassenzio
04 La ballata dei panni sporchi | Koiné
05 First Shot Is The Hardest | Following friday
06 Free (As I Am) | The Mugshots
07 Piccole Maschere | The Bankrobber
08 Una Canzone Scema | Rifugio Zena
09 Ventanni | Marbara
10 Slaves Without Chains | Too Late To Wake

DISCO 2 | Tracklist Video
01 Love Kills | Dubby Dub
02 New Way Home | Cosmic Box
03 Nelle Fabbriche | Violassenzio
04 La ballata dei panni sporchi | Koiné
05 First Shot Is The Hardest | Following friday
06 Free (As I Am) | The Mugshots
07 Piccole Maschere | The Bankrobber
08 Una Canzone Scema | Rifugio Zena
09 Nel Metroquadro| Marbara
10 Slaves Without Chains | Too Late To Wake

Scarica gratuitamente i due dischi qui: www.radiokaositaly.com

martedì 17 dicembre 2013

NORHOD - THE BLAZING LILY






















I Norhod sono una band Gothic Metal Toscana nata nel 2009, che dopo aver subito numerosi cambiamenti di line- up si presentano con il loro album di debutto, “The Blazing Lily”. Il Gothic Metal sta prendendo sempre più grosse radici nel nostro paese, e questa cosa, a mio modesto parere, è una cosa che fa onore alle band emergenti nostrane, dato che in passato abbiamo avuto modo di constatare che band come Lacuna Coil e Rhapsody of Fire hanno sentito il bisogno di emigrare all’estero per farsi notare… “The Blazing Lily” l’ho trovato davvero interessante, i musicisti si sono dimostrati all’altezza del genere selezionato; la band prende basi solide da ottimi riff di chitarra e tastiera, che fanno da buon accompagnamento ad un impetuoso growl e un’altrettanto brava mezzosoprano. Sono udibili le ispirazioni a gruppi come: Nightwish, Evanescence, Epica, Lacuna Coil Nox Arcana, ma la cosa che mi ha sorpreso maggiormente è la grande scelta delle sinfonie, e l’ottimo affiancamento voce pulita-growl. Tutto ciò crea un ottimo impatto emotivo e le tracce non risultano essere scontate. Da lodare anche lo studio di riff eseguiti al piano e alla chitarra acustica, che prendono ispirazioni da opere e strutture medievali: questo sicuramente sarà apprezzato dai fan del genere! Trovo inutile un track by track, le tracce come già detto in precedenza rispecchiano appieno il genere scelto. Di certo questa band ha il talento necessario per arrivare molto lontano, e ottenere grandi soddisfazioni. Spero che il panorama musicale nostrano sappia apprezzare questi ragazzi e che non li spingerà all’estero per fare fortuna. Intanto, per i fan del genere, consiglio di ascoltare questa band, non resterete delusi!

VOTO: 8,5
-Frost -




Ascolto: http://www.youtube.com/watch?v=YDoMg-43D1Y
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