mercoledì 25 dicembre 2013

INTERVISTA AI CONTROSIGILLO (ENRICO)


Ciao Enrico! Benvenuto su Sadik Underground Review. Visto che oggi (26/10/2013) è il tuo compleanno, ho deciso di farti questo regalo. Partiamo subito in quarta: come si è formata la band? Chi l’ha fondata?

(Enrico): Ciao Matteo, grazie degli auguri e per lo spazio che ci concedi per questa intervista, è sempre un piacere per noi essere tuoi ospiti. Per quanto riguarda le origini della band : i Controsigillo nascono nell'ormai lontano 1999 (secolo scorso, azz) da un'idea mia e di Simone Costadone (chitarra). A gennaio del 2000 la band era completata con Davide Manna (chitarra), Salvatore Mango (batteria) e Giorgio Piga (basso), elementi che ancora oggi sono presenti in formazione... Eh sì, perchè dopo 14 anni la line-up originale è ancora insieme a lavorare, eheheh. A dire il vero (e colgo l'occasione per presentarlo) oggi abbiamo due batteristi in line up con l'ingresso nel corso del 2013 di Loris Poletti, che già aveva inciso l'omonimo album come guest session. Permettimi inoltre di ringraziare Simone Cappato, bassista che ha trascorso con noi 6 anni nel periodo in cui Giorgio ha dovuto dedicarsi ad altri progetti.

A che band vi siete ispirati per la realizzazione del vostro carattere musicale?

(Enrico): Nominare una sola band mi risulta impossibile, sono tante e di generi molto diversi le formazioni che ci hanno influenzato in un modo o nell'altro.

Te l’ho chiesto perché trovo la vostra stilistica piuttosto complessa e non di facile orecchio; sei d’accordo con questa mia affermazione?

(Enrico): Sono d'accordo con te. Forse non proprio così "complessa", nel senso che non mi vedo paragonato a gruppi come Dream Theater e affini, però ho la presunzione di dire che siamo piuttosto vari e non facilmente catalogabili. Una delle cose più divertenti è stato leggere le definizioni che ci sono state attribuite  in sede di recensione per "Controsigillo"; alcune sono state veramente interessanti perché non ho la più pallida idea di cosa vogliano dire, ahahah! Comunque, seriamente, alla fine il titolo più usato è stato quello di Progressive Thrash, per me rimaniamo sempre e comunque una band Heavy Metal con diverse influenze. Tutto qua... Riallacciandomi alla tua domanda precedente, questo credo sia dovuto al fatto che non abbiamo mai voluto essere per forza qualcosa di perfettamente inserito in un genere. Ascoltiamo tanta musica, tanti generi e ci piace inserire nei nostri brani quello che realmente ci piace. Ecco perchè ti dicevo che una band era impossibile da nominare... Parlerei più di generi interi, quali il Thrash, la vecchia NWOBHM, il Progressive Rock dei ‘70, il Metal Sperimentale dei Cynic, le pazzie dei King Crimson, il Rock ampio dei Queen... potrei andare avanti per ore, credimi.

Che sviluppi ci saranno nel futuro?

(Enrico): Vediamo... per il momento la priorità è lavorare sui nuovi brani che comporranno il prossimo album e fare qualche show in giro per la penisola, giusto per sfogarci un pochino e testare i nuovi pezzi on stage. Poi vediamo cosa ci riserveranno i prossimi mesi: diciamo che stiamo valutando un po' di proposte, vedremo quale riterremo la migliore e più adatta a noi.

E’ uscito da poco il nuovo disco “Live from the Past”. Il perché della scelta di fare un live album?

(Enrico): “Live from the Past” è un EP contenente materiale datato, con Simone Cappato al basso. E' un live nudo e crudo, senza sovraincisioni o altro... insomma totalmente live! In un certo senso è una chiusura di un capitolo nella storia della band. L'abbiamo pubblicato principalmente per questo motivo, unitamente al fatto di avere un qualcosa in mano da poter vendere al banchetto insieme all'album e altro merchandising. Inoltre era un modo per "rimanere attivi" a livello mediatico in questo periodo in cui siamo concentrati sul nuovo album.

So che state lavorando ad un nuovo brano! Ce ne parlate un po’?

(Enrico): Beh in realtà stiamo lavorando ad un album intero, quindi più di un brano. Quello che ti posso dire a riguardo è che abbiamo circa metà  dei pezzi del prossimo album pronti e definiti, altri in fase avanzata e alcune altre idee da sviluppare.  Ci saranno nuove influenze che non erano presenti su "Controsigillo", un brano cantato  interamente in italiano e un remake di un gruppo del nord Europa.  Stiamo dando molta attenzione affinchè i pezzi siano un po’ più snelli e scorrevoli rispetto  al debutto, la produzione sarà "importante" questa volta, stiamo dando tutto noi stessi... Per ora ti posso dire che i brani finiti (che presenteremo on stage se ce ne sarà occasione) mi piacciono molto e sono leggermente più veloci rispetto a ciò che abbiamo composto in precedenza. Per chiudere, non abbiamo nessuna intenzione di inquadrarci in un genere predefinito, ma allo stesso tempo non vogliamo fare una fotocopia del debutto.

Vi ritenete in grado di esser “qualcuno” nella nostra scena?

(Enrico): Oh mio Dio... Credo che siano gli altri a doverlo dire in caso, non noi. Ritengo che "sentirsi qualcuno" sia una grave mancanza di umiltà in primis, e in seconda battuta sentirsi arrivato. No, no, no non è il nostro caso. Noi suoniamo per passione, per esigenza di esprimerci, senza guardare logiche commerciali che ci vincolino a fare determinate cose. I soldi, il successo, la fama, le ragazzine urlanti... non sono le nostre mire. Noi suoniamo e portiamo avanti il nostro progetto nella maniera più trasparente possibile: noi siamo così, siamo ciò che senti, nessuno ci impone quell'accordo o quel suono, o quel passaggio. Se poi questo a qualcuno piace, ben venga, ne siamo orgogliosi! Nessuno ci dice cosa dobbiamo fare e come dobbiamo farlo, siamo noi a decidere tutto, cosa, come, quando e perchè. Stop. I soldi, il successo e quant'altro, se mai ci saranno, saranno solo una conseguenza di quanto fatto prima e non una ricompensa! Il giorno che non avrò più stimoli nel portare avanti la baracca, smetterò... ma la vedo moooolto lontana questa cosa, ahahah!

Ti ringrazio per la disponibilità nei miei confronti per molte cose, intervista compresa. A presto, e auguri ancora! 

(Enrico): Perché mai non dovrei essere disponibile nei tuoi confronti? Odio le persone che non portano rispetto verso il lavoro altrui... Grazie a te per lo spazio (e per gli auguri)!

Intervista a cura di -SADIK-


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