lunedì 2 dicembre 2013

DEMONIC DEATH JUDGE - SKYGODS






















Ed ecco a voi dalla Finlandia, con etichetta Inverse Records, “Skygods”; il secondo album della band Groove/Doom MetalDemonic Death Judge’. Già dal mio primo ascolto mi sono chiesto: “I Black Sabbath sono sbarcati in Finlandia?!” Beh, probabilmente non sarò l’unico a pensare questo, e ascoltare band che ancora oggi si ispirano ad uno dei pionieri del genere “Doom” fa capire che gli anni ‘70 non sono più tanto lontani… Certo, non siamo nuovi alle scoperte di band con stampo scandinavo di grande talento, e i componenti del gruppo non sono certo degli sconosciuti: qualche curioso probabilmente ha già avuto modo di conoscere e apprezzare le qualità di questi ragazzi ascoltando i Total Devastation, che hanno rilasciato ben cinque album all’attivo. Passiamo ai loro progetti attuali, ”Skygods” arriva dopo l’EP di debutto ”Kneel” e il successivo “The Descent”. Il disco in questione è di certo il trampolino di lancio che permette a questa band di acquistare ancor di più la giusta notorietà che merita. Un album che può considerarsi una vera e propria fortezza del Groove/Doom: risultano subito determinanti e notevoli i riff, pesanti ed impreziositi da linee melodiche ben eseguite da Saku Hakuli, accompagnati da sonorità Stoner non poco migliorate rispetto a “The Descent”; tutto ciò viene supportato dal grunt in perfetto stile Johan Hegg (Amon Amarth) di Jaakko Heinonen, dalle linee di basso potenti di Pasi Hakuli e dalla batteria di Lauri Pikka. L’album si presenta con la traccia d’apertura intitolata per l’appunto ”Skygods”: con essa la band ci mostra subito le proprie intenzioni tutt’altro che tranquille. Il disco si estende con altre sette tracce tutt’altro che noiose o scontate, a quanto pare gli schemi Doom non mancano, lo Stoner è tutt’altro che scarso, e Saku sembra aver iniettato una dose infinita di oscurità nelle proprie corde; i suoi riff continuano a conquistare i migliori appassionati del genere, e la grande abilità vocale di Heinonen fa da contorno ad un album che oserei dire un capolavoro. Devo ammettere che mi hanno impressionato!

VOTO: 9/10
-Frost-



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