Intervista ai Male mISANDRIA

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Mooth - Slow Sun

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Dogmate - Hate

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venerdì 31 gennaio 2014

SADIK UNDERGROUND REVIEW: BEST OF (GENNAIO 2014)


Buy or Die
- Dragonhammer - The X Experiment (Progressive/Power Metal)
- Haiduk - Spellbook (Death/Black/Thrash Metal)
- Conviction - In Blast we Trust (Grindcore/Brutal Death Metal)

Beast album
- Ragestorm - The thin Line Between Hope and Ruin (Death Metal)
- Opening Scenery - Mystic Alchemy (Progressive/Power Metal)
- The Obscene - Architects of Deliverance (Death Metal)

Giovani promesse
- Dismal Faith - Morph (Deathcore/Metalcore/Inclassificabile)
- Dark Revenge - Atlantis Prime (Melodic Death/Progressive Metal)
Förtvivlan - Austere Labyrinth (Depressive Suicidial Black Metal)

giovedì 30 gennaio 2014

VIDEOINTERVISTA AI SUPERHORRORFUCK


GUARDA IL VIDEO:
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Intervista a cura di -Mørke-

TOTAL EMPTY: CERCASI NUOVO BASSISTA


TOTAL EMPTY, usciti lo scorso anno per Nadir Music con il fortunato debut album "PLANKTOON", sono oggi alla ricerca di un nuovo bass player. 
Vuoi proporti? Le caratteristiche richieste per ricoprire il ruolo sono: voglia di fare, dedizione, spirito di sacrificio e tanta passione. 
Per tutti coloro che vogliono provarci l'invito è quello di contattare direttamente la band sulla pagina Facebook ufficiale: https://www.facebook.com/TotalEmpty

Fatevi sotto!!

DESOURCE: FIRMANO CON ROCKSHOTS


I DESOURCE nascono nell'ormai lontano 2007 allora conosciuti come MY SWEET NIGHTMARE cercando di imporsi prima come tribute band Metalcore (ispirandosi a gruppi come Killswitch Engage, Darkest Hour, As I Lay Dying, Poison The Well).
E' dopo aver trovato una prima line up stabile che il progetto comincia a sfornare musica originale, mescolando in modo accattivante Progressive Metal, Rock e Hardcore.

Attraverso non pochi sacrifici e numerosissimi cambi di line up il gruppo subisce una considerevole evoluzione rimanendo comunque una solida realtà' nella scena musicale underground umbra avendo anche l'occasione di suonare in palchi prestigiosi come The Music Village o aprire per gruppi blasonati nella scena hardcore/metal europea come Locked In, Helia e The Secret.

Nel frattempo il gruppo, nonostante la fase ancora embrionale del progetto, si fa notare anche all'estero stuzzicando l'attenzione di top producers come Joe Barresi (Tool, QOTSA, Parkway Drive) e Greg Haver (Bullet From My Valentine, Mumford & Sons), prima di arrivare quasi allo scioglimento nell'estate 2010.

E' durante l'inverno 2011 che il gruppo subisce la definitva trasformazione cambiando per l'ennesima volta line up e monicker: DESOURCE segna l'inizio di una nuova era per il gruppo, che finalmente trova la stabilita' ideale per registrare durante l'estate 2012 "Dirty Happines", prodotto dalla band assieme ad Alessandro Gavazzi (To Kill, Jet Market) e mixato da Simone Mularoni (DMG, Dawn Under Eclipse).


L'album, oltre a raccontare in forma musicale la storia di ogni componente del gruppo, rappresenta l'epitaffio di ciò' che significa suonare musica pesante nel 2012, una chimera sonora dalle mille sfaccettature dove tecnica e intensità' emotiva si mescolano in un cocktail letale.

STAMINA: PRESENTATO IL VIDEO DI "HIGHER"


Siamo molto contenti di presentare il primo video tratto dal nuovo album degli STAMINA "Perseverance" e si tratta della song di apertura "Higher".
Il video è disponibile sul canale youtube della label al seguente indirizzo http://youtu.be/5wEKHsLgxoM
 
Luca Sellitto, chitarrista della band ha così commentato il lovoro che c'è stato dietro tutto ciò: "Abbiamo filmato per tre giorni di seguito sotto la direzione attenta di Elio Di Pace e Vittorio "Kufa" Citro, in varie locations della nostra zona: la casa di un amico, l'università di Salerno, ma anche a casa mia ed in mezzo alla strada. Oltre 50 amici e nostri fan hanno fatto da comparse dandoci un supporto ed un aiuto enorme in molte scene del video. La trama si rifà naturalmente al testo della song e parla della storia d'amore tra i due protagonisti e di un nostro concerto che diventa accidentalmente il luogo d'incontro e di riappacificazione dei due".
 
Si tratta del primo singolo estratto dall'album degli STAMINA intitolato "Perseverance", e che uscirà per My Kingdom Music il 24 Febbraio 2014 su CD.

mercoledì 29 gennaio 2014

DRAGONHAMMER - THE X EXPERIMENT






















Nel momento più bisognevole, nell’ora piuttosto luttuosa per il genere Progressive, ecco che risbucano, come delle talpe da sottoterra, gli eclissati Dragonhammer, grazie al loro nuovo album "The X Experiment". La band sin dall’inizio della loro carriera, fucinata nel 1999, ha saputo piallare una loro propria strada personale, sbriciolando dal loro primogenito demo "Age Of Glory" una mollica dopo l’altra, che però dopo "Time For Expiation" del 2004, inesplicabilmente, è come se i componenti del gruppo abbiano avuto una metempsicosi in chirotteri, dileguandosi nella mesta notte del dimenticatoio; ma miracolosamente non è risultato così. L’interstizio di silenzio durato quasi una decina d’anni ha dato modo ai Dragonhammer di restaurare il loro sound,  insabbiando il loro atavico Power Metal degli esordi per poterlo soppiantare, caldeggiandosi invece sul fiotto dell’egregio Progressive Metal. Anche la formazione della band è mutata con il passare del tempo, vedendo disertare il batterista Raf Condemi e il tastierista Alex Valdambrini, annettendo nel 2011 il nuovo tastierista Giulio Cattivera e nel 2013 il chitarrista Giuseppe De Paolo. "The X Experiment" è con concept album futuristico basato sulla storia ambientata in un mondo post-nucleare, dove l’umanità regna nel caos. Un rituale quello del concept abbastanza d’ispirazione per molte band italiane, come ad esempio i loro connazionali Dark Lunacy (vedasi "The Diarist"), i Lacuna Coil  ("Karmacode") ed i Rhapsody Of Fire, ma sopratutto dischi come quelli dei Vision Divine ("The Perfect Machine") e degli Edge Of Sanity (Crimson). Ogni canzone, escludendo l’introduzione “It's Beginning”, quindi partendo dalla prima “The End Of The World” fino all’ultima “Last Solution”, sono tutte celesti, in particolare "Escape" e "Follow Your Star"; una precisazione su “The Others”: alcune delle sonorità di tastiera ricalcano appieno l’olezzo di Pasi Hiltula, dell’album degli Eternal Tears Of  Sorrow, "A Virgin And A Whore". Riguardo al lavoro svolto dalle chitarre, si può dire che creino affascinanti linee melodiche, ma con altrettanti scorci di ritmiche bramite e idrofobe. Giulio Cattivera invece attinge al suo vocabolario, rinvenendo lessici di alcuni album dei Vision Divine, prendendo spunto anche dagli inserti elettronici, riadattandoli al tipo di contesto musicale, elargendo refoli sia sinfonici che acustici di pura matronale eleganza, come il pianoforte passionale in “Escape”. La voce di Max Aguzzi si presenta in maniera fluente in tutto l’album, con un timbro vocale a tratti abrasivo e avvolte flautato. Nell’album troviamo degli ospiti speciali come Roberto Tiranti (vocalist dei Labÿrinth), che canta nella song “The End Of The World” e Titta Tani, che stornella invece in “My Destiny”. Come batterista non ufficiale ma che ha preso parte alla registrazione troviamo David Folchitto, drummer attuale dei Stormlord; e per finire Francesco Fareri, chitarrista ultratecnico, chitarrista solistico già in attività da tempo. Per quanto riguarda la registrazione, il mixaggio e la masterizzazione sono assolutamente ad un livello qualitativamente eccezionale: ogni singolo strumento si sente e si distingue perfettamente... Non sentivo questo tipo di azzimata pulizia sonora dai tempi del chiaroveggente "This Godless Endeavor". Un ottimo ritorno dei Dragonhammer, con un The X Experiment  altrettanto allettante.

VOTO: 8,5/10
-Francesco LaBrie-



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INSANITY HAZARD: TROVATO IL NUOVO CHITARRISTA


Dopo l’uscita del chitarrista Ingo dalla band Heavy/Thrash/Prog/Black Metal Ligure, gli Insanity Hazard sono riusciti a trovare il sostituto: si tratta di Pietro Trivisonno, chitarrista di classe ’91, con origini Argentine. Il giovane chitarrista è stato mastermind dei The Might, ed è tutt’ora bassista dei Minoli; Pietro può vantare di un polistrumentalismo anni ‘70/’80, musicista poliedrico e legato a sonorità principalmente Classic Metal.

RISE OF TYRANTS: USCITO IL DEBUT ALBUM


Uscirà il 3 Febbraio per Buil2Kill Records l’album di debutto dei Deathsters RISE OF TYRANTS intitolato "Trauma
La band suona un death metal diretto, veloce, violento, claustrofobico e privo di compromessi: sfruttando la buona dose di tecnica che contraddistingue ogni singolo musicista sempre come mezzo e non come fine ultimo. 
Il sound è di stampo americano, figlio di band come Pantera e Lamb of God, pur presentando diverse venature della scuola death metal svedese
(At the Gates, Dark Tranquillity). 
Di seguito potete trovare la tracklist dell'album, mentre a questo link il video trailer: https://www.youtube.com/watch?v=BKnYylaJhtY
 
1. Never Relent
2. Master of Illusion
3. To Desecrate
4.Death Factory
5.Painted Misery
6.Sowers of Chaos
7.Instinct
8.Bloodlust
9.Five Seconds

martedì 28 gennaio 2014

HAIDUK - SPELLBOOK

Sentiamo, migliori dischi Death Metal del 2013? Con molta probabilità mi risponderete “Hail of Bullets, Gorgotus, Immolation, ecc…”, e darvi torno non posso. E’ un peccato però che dischi come “Spellbook” degli Haiduk non vengano mai citati; forse perché svantaggiati, essendo più propensi and un Black/Death affogato nel Thrash Metal, ma vi garantisco che quest’album ha lo stesso effetto della cocaina, solo con una durata maggiormente estesa (e senza effetti collaterali). Ascoltando l’album qualcosa mi ha fatto scattare in mente la parola “Canada”, forse per le melodie e la tecnica adoperata dalla band; molti amanti del Death Metal conosceranno sicuramente la qualità della scena Death Canadese (vedi band come Cryptopsy, Quo Vadis, Ex Deo), ed infatti dietro al sipario del progetto troviamo un ragazzo Canadese, un certo Luca Milojica, unica mente degli Haiduk. Non vi stupirete quindi se vi dirò che “Spellbook” risulta comunque influenzato da contaminazioni Brutal, Technical e Melodeath, dovute soprattutto a certi riffing e schemi, che contribuiscono a far diventare gli Haiduk un progetto d’alta qualità. Ma in realtà il punto forte della band è un altro: è impossibile infatti non lasciarsi trasportare da tutto quel groove che ogni singolo brano possiede, veloce, violento, distruttivo, intenso e sballante. Un riffing veloce e gasante in backing ospita sopra di se una disimpegnante chitarra, che o completa in qualche modo il muro sonoro del riff su cui si poggia, o si destreggia saggiamente in tecnicismi non troppo esagerati e di buon gusto. Il tutto chiaramente viene pompato a dovere dal basso e sorretto da quella mitragliatrice della drum-machine (eccellentemente programmata), che getta le fondamenta del muro sonoro, di cui “Spellbook” può altamente godere. In quanto ad influenze mi sono trovato un po’ in difficoltà, ma nonostante ciò, il disco risulta un mix di Bolt Throwere, Melechesh e Kataklysm; la produzione è eccellente, pulita ed energetica -e pensare che è pure un’autoproduzione!-.  Ultima nota: i testi sono essenziali, questo probabilmente perché il disco vuol essere prevalentemente strumentale, dato che ogni brano contiene solo una strofa cantata in growl, lasciando molto in risalto la base, già ottima di per sé. Un disco adrenalinico e pieno di energia che riuscirà a sorprendere per qualità, sicuramente tra i cento migliori album Death Metal del 2013. Se da un canto il tiro e l’energia sono abbondanti, bisogna anche star attenti a non stufare e far pesare troppo il disco; tienilo bene a mente, Luca.

VOTO: 8/10
-SADIK-



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ATOMIC STUFF: RIPORTA LA MUSICA DAL VIVO AL BLACK ROSE DI BRESCIA


Lo scorso novembre, con un annuncio shock sul proprio profilo Facebook, il Black Rose di Acquafredda (BS) ha comunicato l'interruzione delle attività live a partire dal 1° Gennaio 2014, suscitando grande sconforto fra tutti gli appassionati di musica dura del basso bresciano (e non solo), dove questo locale era ormai un punto di riferimento dal giorno della sua inaugurazione nel settembre del 2008. La collaborazione fra Atomic Stuff e Black Rose è sbocciata subito, fin dalle prime programmazioni, e di conseguenza gli attestati di stima da parte dei gruppi che ci hanno suonato nel corso degli anni, raccolti sul web, sui forum, e anche di persona, ci hanno fatto riflettere. Ci siamo resi conto che moltissime band erano disposte anche a suonare gratis, pur di manifestare la propria solidarietà al locale ed al suo staff, e pur di non sentire pronunciata quella terribile parola: “smettiamo”. Da qui è nata la nostra idea: un sabato al mese l'Atomic Stuff Metal Night riporterà la musica dal vivo al Black Rose. Saranno serate totalmente gestite da Atomic Stuff per quanto riguarda l'aspetto musicale: le band si esibiranno a titolo gratuito per supportare uno dei pochi locali che ha sempre avuto un occhio di riguardo per la musica originale e cercato di lavorare professionalmente dal punto di vista tecnico. Si comincia sabato15 febbraio alle 22.30 con i Twintera, melodic metal band di Verona, che suonerà una selezione di brani del suo debut album “Lines” e non solo. Vi aspettiamo, non ci deludete! \m/

15/02 /2014 TWINTERA, Black Rose (BS) via dell' Industria 2, Acquafredda (BS) INGRESSO GRATUITO

BOOM! 360° ART FEST


BOOM!
Stanco delle solite serate? Sì, anche noi.
https://www.facebook.com/events/616787811709079/

BOOM! 360° Art Fest” è un festival nato nel 2014 con l’intendo di poter offrire al proprio pubblico un festival diverso dai soliti, sperando anche di potersi riproporre in diverse edizioni.
La serata verrà registrata dalla Dreadnought Studio, in modo da creare così un vero e proprio DVD.
Evento supportato da Rockshots Music.



-ARTISTI E PERFORMER-

- Dreadnought Studio (https://www.facebook.com/pages/Dreadnought-Studio/168047333394561)
- Max Petrone
…and many more!

-CONCORSO FOTOGRAFICO-

Premio unico pari ad euro 150,00 euro !!! 
Il concorso è aperto A TUTTI .
Durante la serata sarà possibile partecipare al concorso previa iscrizione che avverrà IN LOCO tramite compilazione di un modulo.
- Scatta la miglior foto del BOOM FEST e caricala sul portale web dedicato ( che troverai sul modulo di iscrizione) 
- Falla vedere al pubblico 
- Lascia che sia il pubblico stesso a decidere il vincitore
- Vinci il premio e spendilo al DoveMeglioCredi


BOOM!
Cosa aspetti? Scoppia anche tu con noi!

21 Febbraio, Audiodrome di Moncalieri
INGRESSO - Up To You! –
Inizio concerto: ore 22:00
Per maggiori info, scrivete a:
sct.promotion@gmail.com
+0039 3488804541 

lunedì 27 gennaio 2014

CONVICTION - IN BLAST WE TRUST






















Si ritorna a cannone con una nuova recensione subito dopo aver festeggiato “il natale del male” (come direbbe il buon Richard Benson). Dopo cenoni vari seguiti da apparizioni mistiche allucinanti, riguardanti Satana nell’atto di stuprare i vostri parenti più anziani, cosa c’è di meglio di un bel disco Grindcore per restare in tema? Il gruppo di cui vi parlerò oggi sono i Conviction, band lombarda conosciuta dai più spietati amanti del genere, per i due fantastici demo usciti nel 2003 e nel 2008, dal titolo “Undergrind” e “Brutal Entertainment”; ci regalano nel 2013 questo piccolo gioiellino del genere Grind nel senso più metallico del termine: “In Blast We Trust”. I quattro ragazzuoli di Pavia nel blast ci credono davvero, e ce lo dimostrano quasi per tutta la durata di questo loro primo full-lenght, uscito per la neonata etichetta “Mass Murder inc. Records”. Ci troviamo davanti a un Grind di matrice svedese in stile Nasum e Rotten Sound, bastardizzato con influenze di natura USA, come i Phobia (per farla breve quel Death-Grind nuova scuola in cui si pesta come degli addetti al martello pneumatico in un cantiere edile), impreziosito da un po’ di sano Brutal Death di scuola Aborted, passando per momenti più Hardcore in stile Integrity. I generi ed i gruppi citati sin ora piacciono davvero tanto al sottoscritto, ne consegue che la commistione di questi si qualifichi come vincente e renda tale il lavoro dei nostri Conviction, che a mio modesto parere rappresentano una delle poche realtà salde del genere rimasti a questo povero paesucolo! Il disco risulta scorrevolissimo, nonostante non sia esattamente di facile ascolto per via dell’ imponente muro di suono, che i nostri manovali del Grind erigono, perché l’ascoltatore ci si schianti di faccia. Canzoni con un minutaggio quasi insolito per il genere, poiché oltre ai pezzi che durano una manciata di secondi, come vuole la tradizione, ne troviamo altri decisamente più lunghi e strutturati: una vera unione tra Grind e Brutal Death, anche temporalmente. Tecnicamente i nostri hanno tutte le carte in regola, il batterista per registrare questo disco come minimo deve aver perso 10 kg : il suo drummig è veloce e preciso, il suo blast martella senza perdere colpi. Le chitarre, come spesso capita in questo genere passano un po’ in secondo piano, ma risultano fondamentali a creare il menzionato muro sonoro, insieme al basso. La voce ci delizia, invece, con il suo set di urlacci sguaiati e un pregevolissimo growl di suola Brutal, squisitamente gutturale! Che dire di questi Conviction?! Oltre a dire che il disco funziona e colpisce per il suo essere “brutalmente articolato”, per la sua furia controllata e dosata, per l’uso sapientissimo di un genere che alla lunga può anche stufare. Questo “In Blast We Trust” è un ottimo primo album per i Conviction, con il quale si inseriscono di diritto tra le migliori proposte del genere; un genere ostico non più tanto trattato, un genere che spesso non fa porre l’attenzione dell’ascoltatore sul singolo brano (una recensione traccia per traccia sarebbe stata insensata) ma sull’impatto dell’intero lavoro; il qui presente album è da ascoltare nella sua interezza, compatto come un blocco di cemento, ma fortunatamente la sua scorrevolezza ci permette di farlo e goderne per tutta la sua durata! In conclusione vi consiglio vivamente di ascoltare questo e i lavori precedenti, perché se ascoltate Grindcore e affini, sono una tappa obbligata! Vi consiglio anche di tener d’occhio l’etichetta per cui questo pregevole “In Blast We Trust” è uscito perché a giudicare dalle prime due uscite promette davvero un sacco bene! Saluti molto poco cristiani dal vostro affezionatissimo -Black-.

VOTO: 8/10

-Black-



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AN-AL GORE: NUOVO BRANO ONLINE


E' uscito da poco il nuovo brano degli An-Al Gore, giovane band Black/Glam/Grindcore della provincia di Brescia. "Jonny and the Beach (Ft. Vomit)"
farà parte del prossimo EP della band
-con tanto di titolo da censura-,
"Dioporc* Bambini".

Il brano, con tanto di lyrics video, è ascoltabile a questo indirizzo:


domenica 26 gennaio 2014

SEVENTH VEIL: NUOVO VIDEOCLIP


I rocker veronesi SEVENTH VEIL hanno realizzato il video per il brano “Red Light In Your Eyes” (http://youtu.be/utWvQFLWvyA), tratto dal loro debut album “White Trash Attitude”, uscito il 16 luglio 2013 per Street Symphonies Records. Il video è stato diretto da Tommy Antonini e vede la partecipazione, oltre che dello stesso regista, di Matteo Leone e Andrea Moserle (basso e tastiere degli Upon This Dawning), Sebastian Donà (bassista dei Port Boulevard) e Pablo Bonelli (manager della band) come comparse, insieme alla splendida Diamond Cat delle Ladies in ROCK. Dopo un'intensa serie di concerti promozionali attraverso l'Europa (Italia, Grecia, Francia, Repubblica Ceca, Lituania) e il tour europeo a supporto di Ron "Bumblefoot" Thal, la band ha deciso di sostituire Simon ed è attualmente alla ricerca di un nuovo chitarrista ritmico. 

REESE: FIRMANO CON ATOMIC STUFF PROMOTION


Atomic Stuff Promotion è orgogliosa di accogliere nel proprio roster i REESE, e di curare la promozione del nuovo EP "Under The Carpet". I REESE si formano a Vicenza nel 2006 e suonano un energico alternative rock melodico e moderno, con alcune influenze progressive. A questo link (http://youtu.be/eQ7Pyf8SG94) è possibile vedere il videoclip di "Present".
Il gruppo è formato da Carlo Sturati (voce/chitarra), Ettore Duliman (tastiere/cori), Matteo Castegnaro (basso/cori), Matteo Boschetti (chitarra solista/cori) ed Enrico Gregori (batteria).

La band ha all'attivo tre EP:
"Just Human Words" del 2008
"View From The Tree" del 2012

Il nuovissimo "Under The Carpet" (del 2013, con l'attuale formazione), accompagnato dall'uscita del videoclip del singolo "Present". Quest'ultimo lavoro prosegue il cammino del precedente EP, scegliendo un tipo di registrazione il più possibile simile al live.
La band è attualmente impegnata in un tour promozionale del nuovo lavoro ed è continuamente in fase di scrittura, seguendo il naturale sviluppo ed evoluzione del proprio songwriting, sempre alla ricerca di nuove sonorità e soluzioni compositive e di arrangiamento, eseguite dal vivo con passione ed energia.

sabato 25 gennaio 2014

INTERVISTA AI FRANGAR (IL COLONNELLO)


Ricordo ancora quando da ragazzino, poco più che adolescente tutte le mattine alle 7 in punto mi recavo alla fermata dell'autobus di linea per andare a scuola. Anfibi, chiodo e quell'immancabile lettore cd con tanto di cuffie old school (non so se rendo l'idea). Ricordo che lessi una recensione (non chiedetemi dove) di un disco chiamato "Frangar" dell'omonima band, e spinto dalla curiosità setacciai tutto il web alla ricerca del disco, ma niente ! Fin quando un giorno (possano i Frangar perdonarmi per questo) riuscì a scaricarlo dopo ore e ore di code con altri utenti... Sono passati anni da allora, e oggi ho il privilegio  di intervistare colui che per me è stato una leggenda. 10 anni fa, mai avrei pensato di poter addirittura intervistare il Colonello Frangar in persona, lo stesso che cantava quella piccola perla che è "Lupi Bianchi", e invece oggi eccoci qui!

  
Ciao Colonnello, qui -Rex-. E' un vero piacere per me portare avanti quest'intervista. Vorrei iniziare con una domanda forse troppo scontata, ma permettimela: cosa rappresenta per te il Black Metal?

(Il Colonnello): Ciao! Grazie mille per ciò che hai scritto, è bellissimo sapere che i nostri lavori hanno emozionato tanto! È veramente stupendo! Il Black Metal rappresenta proprio questo, emozioni, legami, curiosità, mistero legati alla musica, ai suoi personaggi e ad un movimento/stile di vita che è di nicchia ed è estremo. Non basta avere una maglietta nera e degli anfibi per respirare l’essenza del Black Metal, ma bisogna riuscire a capire le proprie emozioni oscure e trasportarle in musica ed in un certo tipo di attitudine che non è nel vestirsi, quella è una moda, è nel vivere e pensare in un certo modo. Quando la tua anima è nera, allora si, quello è Black Metal.

Sicuramente lo stivale è pieno di vere e proprie "leggende" in questo campo. Tu hai molto fatto parlare di te nei circuiti underground, anche per le tematiche trattate dai Frangar. Come vivi questa cosa?

(Il Colonnello): Una leggenda probabilmente è troppo! Ahahaha! Ho fatto il possibile per portare in Italia, tramite i concerti, tutti i gruppi estremi che potevo insieme ai miei amici e ho aiutato molte band nel fare live, ed ho cercato di essere sempre presente ad ogni evento, anche quelli piccoli, sia in Patria che in Europa. La cosa più importate per me è sempre stata quella di creare un legame con le altre persone che seguono e suonano Black Metal, mi sono sempre reso disponibile e non ho mai fatto il gradasso se non con chi se lo meritava. Mi dedico ancora oggi a tutto questo, anche se il mio tempo a disposizione è diminuito, ma in me non è cambiato quasi nulla. Mi suona sempre strano quando mi considerano un mito, ho semplicemente fatto e continuo a fare quello che mi piace, sono uguale a tutti voi e potete fare tutti le stesse cose che faccio io, ed anche meglio di me! Basta impegnarsi e credere, non bisogna fermarsi ma avanzare! E’ naturale che molti parlino, anche in negativo, non a tutti fa piacere che un normale essere umano sia riuscito a fare le cose normali che questi segaioli possono solo sognare, ma non gli do peso e vado per la mia strada.

La scena estrema italiana? Cosa ne pensi?
  
(Il Colonnello): Per avere una scena o un movimento bisogna muoversi, lo dice la parola stessa! Ora internet non ti fa muovere, ti rende statico in camera a masturbarti sugli mp3, di conseguenza la “scena” è pressoché minima! Ad un concerto è difficile vedere qualcuno, figuriamoci se incontri due volte la stessa faccia, stanno tutti sotto le coperte a casa, non fanno nemmeno due passi all’aperto figuriamoci se fanno un giro notturno nei boschi, l’unico richiamo che hanno è quello della mamma per la merenda… Internet ha creato un bacino più ampio per la musica estrema ma c’è una continua “necessità del nuovo” e questo non fa altro che creare band inutili, album inutili e fan che dopo 3 settimane cambiano idea illuminati da Lady Gaga! Raccontano poi agli del loro losco passato con la fiamma nera della musica estrema, te lo dico io che fiamma avevi, cacciatore di lumache. Qui o le persone ricominciano a vivere e credere o i vari movimenti estremi andranno morendo non solo in Italia, alcuni ragazzi che si muovono ci sono, nuove leve che hanno voglia di fare e suonare si stanno dando da fare, io vedo solo in loro la nuova e sempre più piccola scena. 

Potendo tornare indietro nel tempo, c'è qualcosa che cambieresti o semplicemente non faresti per quanto riguarda la tua carriera musicale?

 (Il Colonnello): Non cambierei e non rinnego nulla, tutto mi ha aiutato a crescere/capire/migliorare.
  
Voglio farti una domanda un po' più personale che non ha niente a che vedere con il Black Metal, o la musica in generale. Cosa ne pensi della legge Bossi - Fini?

(Il Colonnello): Che è una cavolata pazzesca, dovremmo mettere dei bossoli non troppo fine nel deretano di molti parlamentari, giornalisti, sindacalisti ecc ecc

Dai Colonnello, parlaci di uno dei momenti più alti della tua carriera musicale?

(Il Colonnello): Ahahaha più alti!? Ogni giorno in cui un ragazzo mi scrive per avere un cd o una maglia è migliore del precedente, il fatto che Frangar viva è una cosa eccezionale.
La composizione di un pezzo in un preciso posto e momento, la sua registrazione, suonare con chi ha le tue stesse idee, l’insieme di tutto questo a mio parere rende la tua carriera musicale alta. Non mi importa di suonare davanti a mille persone se poi odio quello che sto facendo, devo amarlo e gustare ogni minuto. Quando un “artista” capisce questo allora raggiungerà l’apice della carriera. Non sono le vendite od altro, è il tuo spirito in musica, noi non siamo delle veline che mostrano il culo ed una volta vecchie finiamo la nostra carriera. Noi siamo dei mitra che non si inceppano mai. Se poi riesci a trasmettere ad altri i tuoi sentimenti in musica, trasformare la nostra musica nella vostra musica, allora hai vinto, sei al culmine! Tutto il resto è un contorno, sono bossoli vuoti che cadono a terra.

Ho avuto il piacere di ascoltare l'ultimo vostro lavoro, che stilisticamente è molto diverso dalle vostre precedenti produzioni, vuoi parlarci del futuro dei Frangar ?

(Il Colonnello): Stiamo già provando vari pezzi, l’unico problema sono i vari impegni che abbiamo noi del gruppo quindi limitano un po il tempo che possiamo avere libero. Alcuni pezzi sono molto Black'n'Roll altri sono più lenti ed abbiamo anche idea di fare un po di cover, le più strane che includeremo sul CD, ed altre che metteremo gratis sul web, un tributo che paghiamo per gli artisti che ci piacciono di più…sarà divertente farlo! Con il nuovo album penso che stamperemo anche tutte le produzioni in vinile, compreso il demo ed alcune registrazioni che avevamo appositamente messo da parte. Ci vuole ancora un po di tempo, ce la prendiamo con calma ma non ci fermiamo!

So che hai anche altri progetti oltre ai Frangar, suoni ancora con i The Tombers? E che ci dici del progetto Satanismo Calibro 9 ?

(Il Colonnello): Con "The Tombers" siamo fermi e lo saremo per ancora un po, purtroppo uno dei nostri è un po incasinato e finché non riuscirà a risolvere tutti i problemi lo aspetteremo, la nostra carne marcia tornerà prima o poi. Con SC9 siamo più produttivi che mai, i rituali e le registrazioni non si sono mai fermate, quest’anno è stato super produttivo, abbiamo registrato molto materiale, lo stiamo facendo uscire in diversi formati, soprattutto in cassetta, adoro questo formato e rende il suono unico, potete trovare tutto il materiale disponibile sul nostro sito. Catturiamo ogni presenza intorno a noi e la trasportiamo in malessere sonoro. Le sessioni di registrazione fanno venire i brividi e sempre più spesso usciamo sconvolti e distrutti da tutto ciò, non è una cosa per tutti, ti divora l’anima.

Concludi quest'intervista come meglio credi. 

(Il Colonnello): La democrazia non esiste, è un sistema malsano dove il cane più grande divora gli altri.

Intervista a cura di -Rex-


Recensione
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venerdì 24 gennaio 2014

THE END - YOU MADE THE RAIN DISAPPEAR

“Invisibile, come se fossi morta io un fantasma. Queste strade queste mura, la mia tomba”
(Shallow Hearts, Empty Streets)


Sublime, sognante, etereo. Non mi viene nessun altro aggettivo per descrivere il sound di questo lavoro. "You made the Rain Disappear" è quel classico disco che trancia di netto i canoni imposti di un genere quale il Black Metal. Se cercate il solito Black old school tiratissimo a 300bpm e urla forsennate, qui non tr
overete niente di tutto questo. E’ impossibile o perlomeno molto difficile entrare nello specifico e recensire singolarmente le tracce di questo demo, poiché ci sarebbe veramente poco da dire. Ciò che propongono i The End è un miscuglio di sonorità Post-Black Metal e Ambient, connubio certamente non innovativo che non farà gridare nessuno al miracolo, ma sicuramente azzeccato e molto ma molto d’effetto, tanto da riuscire a farmi rimanere incollato alle casse per tutta la sua -seppur breve- durata (solo 21 minuti). Un bel viaggio interiore, da sentire in determinati momenti della giornata, come se fosse una sorta di medicina per l’anima. Non voglio nemmeno soffermarmi sulla qualità dell’audio, sul mastering o sul mix dei vari suoni, perché non avrebbe alcun senso. Tutto è messo al posto giusto, anche ciò che di primo acchito risulta nascosto all’orecchio più attento, e questo è certamente un bene.

VOTO: 6.5/10

-Rex-


Ascolto

COLONNELLI: NUOVO SINGOLO


Guarda il video: 


Il 28 gennaio 2014 esce il nuovo singolo “Masticacuore” dei COLONNELLI distribuito e promosso da (R)ESISTO

I COLONNELLI sono tre ragazzi che provengono dalla provincia Grossetana, nati e cresciuti nel promontorio del Monte Argentario. Si formano dopo lo scioglimento degli ENCENDEDOR, storica band noise/rock maremmana attiva per dieci anni, che ha aperto concerti di ELIO E LE STORIE TESE, ULAN BATOR, ZU, HEAMPHEAD e molti altri.
Dopo lo scioglimento degli ENCENDEDOR, Leo Colonnelli ( unico superstite del gruppo) assolda i fratelli Russo, due giovanissimi ragazzi provenienti da un altro ottimo gruppo locale, gli OVERSENSE,  rispettivamente Roberto alla batteria, e Gianmarco al basso e seconda voce.
I COLONNELLI suonano grezzi e spietati, senza effetti, senza riverberi, senza delay, attaccandosi diretti ai loro Marshall e suonando piu veloci che possono, cercando di unire le sonorità tipiche del thrash Metal con la lingua Italiana in una mistura abbastanza inusuale.
Le canzoni della band non parlano di politica o situazioni sociali, non parlano d'amore....I Colonnelli parlano di morte, riscatto e vendetta.
Hanno una lista NERA delle parole che non usano. Termini come "fragile" "sterile" "perile" "merile" e tutto quello che finisce per ILE non viene pronunciato nelle loro canzoni.
Sono fermamente convinti che si debba cantare con la " E" chiusa , e che "neve" "me" e "te" non si pronunci "nèvè" " mè" e "tè".
Nel 2013 autoproducono il loro primo EP " CIRCO MASSACRO " composto da sei tracce, anticipato dall'omonimo Singolo/Video.
Organizzano un breve tour che li porta a suonare in tutta la provincia per i mesi estivi, facendosi conoscere per i loro live tirati ed energici.
Nel luglio 2013 girano e mettono in rete il loro secondo Video "MASTICACUORE" filmato in una zona "ex-militare" del loro paese, luogo adesso dismesso e abbandonato.
Da settembre  iniziano a lavorare a del nuovo materiale, logica continuazione di "CIRCO MASSACRO EP".

giovedì 23 gennaio 2014

MATERDEA: NUOVO ALBUM SHOWCASE



Sabato 1 Febbraio 2014 - Hiroshima Mon Amour - Torino
Ore 22.00 - Ingresso: € 5

Rockshots Music Management è lieta di presentare  "A Rose For Egeria" il terzo disco in studio dei MaterDea.




MaterDea Biography:
MaterDea sono una delle principali realtà nostrane nel panorama pagan/folk, apprezzate anche a livello internazionale. MaterDea nasce nel 2008 dalla collaborazione tra Simon Papa (voce) e Marco Strega (chitarra) che danno vita ad una band caratterizzata da una grintosa ossatura rock che si amalgama alla perfezione con atmosfere dal sapore più mistico e sognante, perfettamente supportato dalle voci, dal violino e dalle tastiere, pur rimanendo sempre solidamente ancorate ad una potente sezione ritmica.
La perfetta sinergia tra la parte maschile e quella femminile, i costumi di scena, gli strumenti, le atmosfere musicali e gli intrecci vocali contribuiscono a rendere lo spettacolo unico e coinvolgente. Nel loro primo album “Below the Mists, Above the Brambles” (Capogiro Records -2009) si sono avvalsi della collaborazione musicale dell'accordionista scozzese John Whelan nella ballata “Another Trip to Skye” di cui hanno prodotto l'omonimo video-clip.
Nel 2011 la band produce il secondo album “Satyricon” (Midsummer's Eve - 2011) che esce in autunno insieme al nuovo videoclip ispirato al brano “Lady of Inverness”e colleziona molte recensioni estremamente positive sia in Italia che all’estero. Tra il 2011 e il 2012 la band partecipa a numerosi importanti Festivals italiani ed esteri tra i quali spiccano il Pipes and Drums Celtic Festival (Ginevra), il Fosch Fest (BG), ilTriskell Festival (TS), il Tarvisium Celtica di (TV). Nel 2012 e 2013 l’attività live continua all’Insubria Festival (MI), il Beltane Festival (BI), il Celtic Days Festival (BS) ed il Female & Folk Fest (MI), ElfFest (TO), Nistoc Festival (BS), Isola Rock (VR).

Nell’autunno del 2012 MaterDea inizia la produzione del terzo album, "A Rose for Egeria", un'ulteriore evoluzione nel percorso musicale della band, con il contributo in fase di mastering di Mika Jussilla dei prestigiosi Finnvox Studios.

mercoledì 22 gennaio 2014

GEMINY: IL NOME DEL NUOVO CANTANTE


La nuova voce dei GEMINY ha finalmente un nome: si tratta di Antonio Sessa, ex Necromid ed ancora attuale singer dei Lost in Lust. 
Antonio entra in pianta stabile nella band e grazie al suo ausilio è già stata registrata ai Nadir Music Studios una singolare versione/cover di “Mad World” dei Tears for Fears. 
Inoltre la band è già al lavoro sul nuovo studio album, successore del fortunato "The Prophecy", uscito per Nadir Music a fine 2012.
 
Ulteriori news e dettagli:


martedì 21 gennaio 2014

INDICATIVE - INDICATIVE






















Gli Indicative propongono per voi un qualcosa al limite della vostra comprensione. Infatti oggi ci addentreremo nel "magico" mondo del Math-RockMolto probabilmente avrete sentito parlare di gruppi Math-Metal o Mathcore, come ad esempiot gli italiani Acheode, che rasentano i veri limiti imposti dalla musicalità. Con gli Indicative siamo un passetto indietro. Math-rock con influenze Post-Rock (che mi ricorda un po' i Godflesh, quindi un punto in più personalmente). Nel complesso potrete godere di ottime traccie, tutte strumentali, che veramente riescono a prendere, nonostante la "stranezza" del genere scelto. Personalmente, il brano che preferisco è "Sospeso", che regala un posto in primo piano ad ogni componente del gruppo, come effettivamente deve essere in una band che vuole fare musica strumentale. Le parti di chitarra sono veramente originali con poche ripetizioni, forse qualche ridondanza in canzoni come "Elastic"ma nulla di più. Il genere che il quartetto di Palermo propone può essere di difficile comprensione, però in brani come il già citato "Sospeso" riesce veramente a colpire, quasi fino a non sembrare più il genere originale proposto dal gruppo. L'unica pecca assieme alla ripetitività in alcuni punti è che purtroppo si fa sentire l'assenza di una voce, almeno in alcuni pezzi, dato che in "Elastic" e "Tutto" si riesce a respirare uno schema predisposto, come se sopra agli strumenti dovesse cantare qualcuno. Nonostante questo, il disco è veramente un ottimo lavoro, e conosco pochi gruppi che in questi anni riescano a proporre un qualcosa di originale senza mettere delle voci. Un buon inizio!

VOTO: 7/10
-K0R3-




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