Ultimamente ho avuto il piacere di notare che nella nostra penisola i talenti musicali non mancano, e nonostante si dicano tante brutte cose riguardo alla scena Metal italiana, le buone band, secondo la mia modestissima opinione, non mancano. Bisogna soltanto avere le palle di cercarle e di supportarle. I torinesi Opening Scenery sono una di queste band: nati nel 2002, dopo ben 8 anni di gavetta sono riusciti a registrare il loro disco di debutto, "Mystic Alchemy", contenente Power/Prog metal di indiscutibile qualità. L’album è registrato in maniera eccellente, la produzione risulta quindi impeccabile e il suono invade i nostri timpani nel modo migliore possibile, facendo guadagnare già in partenza diversi punti ai nostri Power metallers piemontesi. Si parte dunque con "Ante Bellum", brano molto potente e dinamico, dotato di un ritornello tipicamente Power cantato a squarciagola dal singer Andrea Racco, il quale possiede un timbro molto particolare e graffiante che si sposa veramente bene con la musica proposta dalla band. La seguente "Third Eye" è introdotta da un giro di tastiere e continua a mantenersi su buoni livelli, così come la terza traccia "Seaquakes of Soul", forse il brano che contiene più tracce di Progressive Metal fino ad ora. Seguono poi "Black Roses Kiss", brano molto più Heavy che Power, e la semiballad "The Light Beyond the Dream", che si lasciano ascoltare più che volentieri; in particolare la seconda. La successiva "The Seventh Gate" scorre via rapidamente per introdurci poi a "Mystic Alchemy scene I: the final Destination", brano che vede la partecipazione dell’ormai celebre singer Fabio Lione, che sfocia poi nella "Scene II: Old Memories", capitolo di circa un minuto e mezzo dominato dal pianoforte, che ci spinge a sua volta verso la "Scene III: At Twilight", brano piacevole, che però si rivela meno emozionante rispetto agli altri pezzi. "A Silent after Storming", canzone strumentale di circa un minuto, è affidata la chiusura dell’album, chiudendo in maniera assolutamente efficace ed elegante. Oserei definire Mystic Alchemy un lavoro sorprendente, poiché trattandosi “soltanto” di un disco di debutto è curato nei minimi dettagli, sia per quanto riguarda la produzione sia per quanto riguarda gli arrangiamenti. Attendo con ansia il prossimo lavoro!
VOTO: 8/10
-JACK-
Ascolto: http://www.youtube.com/watch?v=hJdGA7o1hBI
Facebook: https://www.facebook.com/openingscenery?fref=ts
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