domenica 19 gennaio 2014

THE OBSCENE - ARCHITECTS OF DELIVERANCE

Coriacei, furiosi, dinamici. Ecco a voi i The Obscene, creatura nata dalle stesse viscere dei componenti di SaluteToTheSun e Nebula Rising. I nostri, come si dice qui da noi, "sanno il fatto loro", e non si disperino i fanatici del Death Metal più duro e puro, quello tenace e violento, quello senza compromessi e concessioni a mode e melodie: finché ci saranno in circolazione gruppi come i The Obscene per il metallo della morte, nella sua più classica e primordiale declinazione, non c’è nulla da temere. Sì proprio così, perché questo disco è un enorme dito medio alzato contro tutto e tutti, dai primi minuti di "Sonderkommando" agli ultimi secondi di "Worlds Ablaze". Non c’è tempo di tirare il fiato, non c’è spazio per melodie (così come oggi le si interpretano) e modernismi, non c’è un attimo di tregua. Violenza, morte, oscurità. Senza fronzoli inutili o virtuosismi complicati, solo con chitarre, un basso, una batteria e una voce che pare provenire dall'oltretomba! Non ci sono mai cali d'attenzione durante tutta la durata del disco, anche se si notano alcune pecche (in alcuni casi "importanti") dal punto di vista della scelta dei suoni, come nel caso di "Dawn Of Suffering", dove le chitarre non hanno la giusta potenza, e il drumming affilato e lineare non ha la giusta violenza spacca-collo. L’album si lascia ascoltare con piacere, i brani sono tutti di buona qualità e mostrano una band matura notevolmente sotto il profilo compositivo, senza lasciare spazio all’assalto all’arma bianca, che trasformerebbe tutto in cacofonia bella e buona. I mezzi ci sono, le idee pure, la passione è indiscutibile e l’attitudine anche: se il metallo della morte incontaminato è quello che volete, sappiate che i The Obscene ve lo daranno, in grande quantità…e qualità.

VOTO: 8/10

-Death Vibrion-



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