domenica 22 dicembre 2013

INTERVISTA AI NECRONACHE

Foto by Luca Pezzani

Da chi è nata l'idea di fondare un nuovo gruppo e per quale ragione vi siete cimentati nell'Alternative Rock?

(Necronache): La brillante idea di formare la band è nata dalla mente di Robby, quando ancora non sapeva cosa lo aspettava nella traumatizzante ricerca di musicisti, altrimenti di certo sarebbe entrato negli scout. In quanto alla scelta del genere, pensiamo che le etichette servano solo a riordinare i dischi nei negozi. "Alternative Rock" è quella che ci hanno assegnato. Tuttavia, vedremmo bene il nostro disco di fianco agli antidepressivi, in farmacia.

Che atmosfera si respira nella sala prove?

(Necronache): Dipende sempre dal momento in cui si respira! Nei primi minuti l'aria è pessima, perché quando arriviamo la stanza è sempre chiusa e ci accoglie con un tipico e dolce aroma di "musicista della settimana scorsa", e in genere ci viene in mente quello con cui avevamo cenato prima delle ultime prove. Poi si inizia a suonare e si cambia aria e c'è una buona oretta in cui si suona e si suona. Poi in genere c'è una pausetta, si apre un vino, che immancabilmente viene rovesciato sulla moquette da Rosa, e si può arrivare a tre atmosfere:
a) "Springtime": ci si diverte, battute e prese per i fondelli collettive, si suona per divertirsi e ci si diverte. Poi si arriva a scambi di strumenti e a raspare nel baule della macchina per cercare la birretta che era finita in mezzo ai sedili la scorsa settimana. Tutti a casa storti e felici.
b)"Storm": si litiga per un pretesto e ci si scanna. L'atmosfera è decisamente pesante. In questo caso neanche le battute di Robby tirano su. Tutti a casa incazzati.
c)"Smoky": si riprende a suonare, si perfeziona un passaggio, si registra un'idea. L'atmosfera è densa di "aroma di musicista" che ha fatto la sua serata. Tutti a casa soddisfatti e stanchi.

Cosa siete soliti fare a fine concerto?

(Necronache): In genere si passa la serata insieme al pubblico, che è nostro amico, oppure con i membri della band che suona con noi quella sera. Ci piace interagire molto con le altre band, anche se questo ci è costato un bassista e un chitarrista. Ma ora abbiamo un sacco di amici in più su Facebook. Il 90% delle volte si crea un’atmosfera “Springtime”, anche se il concerto non è riuscito come volevamo.

Come si è evoluta la band nel corso del tempo?

(Necronache): L’anno scorso abbiamo sostituito il bassista ed è entrato nel gruppo Filippo Mattioli. Quest’anno Gigio, il chitarrista, ha deciso di uscire dal gruppo ed ora siamo in tre. Per ora portiamo avanti cosi la scrittura dei nuovi pezzi. Per i prossimi live e la registrazione dell’album ci organizzeremo.
A parte i cambi di formazione, direi che adesso siamo più complici. Musicalmente siamo più efficienti, sappiamo dove si va a parare e riusciamo a comporre in modo più spedito. Riconosciamo prima le buone idee dalle cazzate e in generale abbiamo rodato un certo metodo di scrittura. Considera che abbiamo messo nel nostro EP la metà dei pezzi che abbiamo. Alcuni li abbiamo eliminati perché non ci soddisfacevano più, altri li abbiamo tenuti per i live e modificati diverse volte. E poi ci conosciamo meglio, sappiamo di cosa non dobbiamo parlare per evitare l’atmosfera “Storm”!

Considerate la band un passatempo oppure vi dedicate interamente alla musica?

(Necronache): Questa è una domanda fuorviante. Tutti noi abbiamo una vita “normale” al di fuori della musica. C’è chi lavora e chi studia. Quindi non ci dedichiamo interamente alla musica. Però ci viviamo: senza non potremmo stare. Quindi direi che non è la nostra occupazione, ma è la nostra prima preoccupazione. Però non è un passatempo, sarebbe davvero sbagliato definirlo cosi.

Credete di emergere sulla scena underground in futuro?

(Necronache): Sì, decisamente. Il problema è capire quando ci sentiamo abbastanza pronti per credere che emergeremo prossimi alla morte, o subito dopo. Quindi capirai che siamo abbastanza preoccupati per il successo di questa intervista!

Intervista a cura di -MasterEvil-


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