sabato 12 luglio 2014

INTERVISTA A IL MARE DI ROSS

I 'Il Mare di Ross' durante un live

Ciao Francesco, direi che possiamo partire con una presentazione della band! Insomma: chi siete, cosa fate, perché lo fate?

(Francesco): La band nasce un anno e mezzo fa circa, io e Alberto (il chitarrista) suonavamo in un progetto Post-Rock strumentale con un nostro caro amico, a quel tempo suonavo la batteria. Per cause di forza maggiore il progetto si interruppe. Andrea, il bassista partì a Londra per lavoro e noi non ce la sentimmo di continuare. Qualche tempo dopo tra una chiacchierata e l'altra decidemmo con Alberto di mettere su un nuovo progetto; non mi andava più di suonare la batteria, aveva bisogno di sfogarmi diversamente così passai al microfono, cercammo un batterista (impresa ardua) e un nuovo bassista, rispettivamente Michele e Andrea (all'attivo da anni nella scena con l'Unnamed records). Lo scorso mese inoltre è entrato a far parte della band come secondo chitarrista Giovanni, già chitarrista negli Alzheimer, band storica nel panorama Hardcore/Screamo nostrano, nonché ottima persona da tutti i punti di vista. Suoniamo per passione, per bisogno. Il genere, sicuramente influenzato da sonorità Screamo, Emo ed Emo-Violence ma anche Hardcore, rispecchia i nostri ascolti maturati negli anni. Canto in italiano per poter esprimere al meglio i nostri pensieri ma non nego categoricamente che un domani potremmo fare qualcosa anche in inglese!

Mi sono sempre chiesto come potesse essere la scena "underground" in un posto come la Sardegna che per molte cose rispetto alla parte peninsulare rimane un po’ più isolata, come vanno le cose lì?

(Francesco): C'è sempre stata una vera e propria scena qua in Sardegna. Frammentata? Unita? Non sta a me deciderlo e francamente manco mi pongo il problema di dover dare una risposta a tutti i costi. Ascolto e supporto quel che mi piace senza gettare schifo su quello che non mi piace fino a quando si mantiene il reciproco nonché sacrosanto e doveroso rispetto tra bands/persone. Di gruppi e di persone che da anni mandano avanti le proprie passioni. Non sono l'ultimo arrivato ma manco il primo quindi non mi sbilancerò con grandi affermazioni da veterano. In Sardegna si suona, si partecipa; chi più, chi meno (come in ogni posto, credo). Scusami, aggiungi prima di "di gruppi etc." è pieno, nel senso positivo del termine. Non amo la terra in cui vivo, ma non di certo per la musica o la scena, ci sono un sacco di cose che non vanno bene, non starò qua ad elencartele ma una delle più fastidiose, per quanto riguarda suonare all'interno di un gruppo, è senz'altro legata allo spostamento fuori dall'isola. Con la forza di volontà si supera tutto ma da sola non basta.

Noto con piacere che la nostra visione è piuttosto simile!

(Francesco): Ahahah, mi fa piacere la cosa!

Ma parliamo di musica che è quello che conta! Il vostro Screamo viscerale e disperato mi ha colpito particolarmente per il suo essere atipico... Ciò è dovuto a una volontà precisa o è il risultato di influenze molteplici? E già che ci siamo... C'è qualche band, italiana o straniera, che vi ha particolarmente influenzati?

(Francesco): Sono d'accordo! Lo Screamo... Mh, bella domanda. Per molti, in questi ultimi anni, c'è stata una riscoperta delle sonorità Screamo/Emo/Emo-Violence degli anni '90 e in questo calderone, volenti o nolenti, ci siamo finiti pure noi. Personalmente non ho mai ascoltato sempre e solo un genere. Sin da ragazzino adoravo i Love lLost but not Forgotten (per quanto riguardo le sonorità di cui ti ho parlato qui sopra), ma in generale ascolto un po' di tutto, tra le band che più mi hanno influenzato ci sono i Dead Swans e i Placebo (due poli opposti). Andrea, lui sì che vive la musica a 360°, da anni produce e supporta attivamente tramite la sua label: l'Unnamed Records. Lui insieme ad Alberto (che è un piccolo nerd del Post-Rock, Emo, etc. etc.) mi hanno fatto conoscere un sacco di gruppi, per me nuovi, che mi hanno fatto avvicinare ancora di più al genere. Michele, il batterista ascolta veramente di tutto ed ha una passione sfrenata per l'Hardcore, in tutte le sue forme, da quello old-school a quello un po' più metallaro a quello melodico e così via. Quindi non ti saprei citare una sola band sia italiana e/o straniera che ci abbia influenzati. O anche solo più di una. Ci lasciamo influenzare un po' da tutto senza chiederci se quello che facciamo suona abbastanza Screamo o Emo o bla bla bla.

Direi che farsi influenzare a seconda dell'ispirazione paga se si conta che avete fatto uscire un ottimo demo e avete appena partecipato a uno split con due pezzi che superano quelli precedenti! Ovviamente questo miglioramento fa sorgere una domanda spontanea... Ci saranno altre uscite a breve? Che ne so, magari un album?

(Francesco): Ti ringrazio per i complimenti, questi feedback mi riempiono di gioia! Stavamo pensando tra qualche mese di registrare un nuovo pezzo, visto l'entrata nella formazione di Giovanni e rilasciarlo in digitale attraverso uno split con una band straniera, ma è tutto ancora in "forse" ma in linea di massima queste sono le idee. Per un album credo che ci vorrà ancora un po'.

Aperture/Il Mare di Ross/Riten - Hydra

Io c'ho sperato! Contento di vedere che non state mai fermi ad ogni modo! Ora ti farei qualche domanda sui contenuti della band: ad esempio perché scegliere un nome come "Il Mare di Ross"? Cosa volete esprimere con la vostra musica o nei testi,?Insomma, sentiti libero di parlarmi di questi aspetti come preferisci!

(Francesco): Non te l'aspetteresti mai. Adoro i documentari e nel periodo in cui stavamo mettendo su il progetto mi capitò di guardarne uno sul ritrovamento di un calamaro gigante, indovina dove? Nel mare di Ross. Quasi per scherzo dissi ad Albe "ci serve un nome 'freddo' che suoni bene, senza cadere nel banale" e glielo proposi, accettò ed eccoci qua. Non vogliamo esprimere nulla di particolare, non siamo una concept band, i testi, per la maggior parte, li scrivo io e riguardano esperienze personali che vengono rielaborate sotto forma di lyrics; ognuno poi può ritrovare, chi più, chi meno, se stesso all'interno di essi.

Quindi si potrebbe dire che parlano semplicemente di negatività? Scusa se sono puntiglioso... Roba da cantanti, ahah!

(Francesco): Sicuramente non sono testi felici, spero sempre però di trovare uno slancio per scrivere, prima o poi, qualcosa di positivo. Ma la 'positive attitude' non fa parte di me. Negatività sì, pessimismo? Anche, ma anche un fondo di verità; la mia verità. Si dice che la malinconia aiuti ad affrontare la vita con maggior profondità se può farti stare meglio.

Assolutamente d'accordo, basta che non diventi però una malattia, altrimenti son' cavoli amari. Concordo. Rilassiamoci un po' dopo queste domande tristi... Cosa sai dirmi del progetto Trivel, al quale mi pare siate legati?

(Francesco): Trivel è un collettivo che stimiamo molto. Non siamo però legati alla Trivel, supportiamo quello che fa, lo preciso perché non vorrei che si creassero delle incomprensioni. Conosco Samall, uno dei ragazzi al suo interno da qualche mese. Mi è capitato di fare qualche lavoro grafico per loro (qualche locandina per dei loro eventi).

Il Mare di Ross - Fin.

Avete qualche data in programma ultimamente magari per lanciare la vostra ultima fatica?

(Francesco): Stavamo pensando di organizzare un release party con Aperture e Riten ma ci vorrà un po' per organizzare il tutto. Non lo neghiamo a priori.

Visto che siamo entrati in tema ti va di raccontare un po' della genesi del vostro ultimo split Hydra?

(Francesco): L'idea dello split è nata a ridosso dell'uscita del nostro primo EP. Inizialmente dovevano far parte di "Hydra" i We Avoid, che purtroppo hanno avuto problemi ad ottobre dovendo in seguito declinare il tutto. L'idea infatti era partita da Nicholas e Angelo degli Aperture, Donatello dei We Avoid e me. Nonostante le distanze fisiche ci conoscevamo e ci sentivamo assiduamente già da molti mesi e l'idea di coinvolgere tutte e tre le nostre band in un'unica "fatica" ci sembrava ottima. I Riten sono un gruppo di amici di Sassari che, quando ho proposto loro di prendere parte al tutto, dopo che i We Avoid sono stati costretti a dare forfait, hanno confermato entusiasti. Il nome Hydra deriva dall'animale mitologico greco ed è da subito piaciuto a tutti come titolo dello split.

Un gran bel lavoro se posso esprimermi! Pra una domanda un po' più personale: cosa significa per te suonare ne Il Mare di Ross?

(Francesco): Ti ringrazio, sono contento che ti sia piaciuto. Suonare, suonare in generale mi ha sempre aiutato nel corso degli anni, sin da ragazzino suonavo la batteria (ancora oggi ma molto meno). Quando si è più "piccoli", non che abbia 40 anni, sia chiaro, a mio modesto parere, credo lo si faccia con molto entusiasmo, energia, ti vuoi sfogare, ti vuoi in un certo senso ribellare. Dietro a tutto questo c'è la passione senza ombra di dubbio, ricordo ancora che ogni settimana/mese divoravo giornali come Metal shock e Grindzone, stavo aggiornato dietro ad un sacco di uscite. Crescendo si diventa più selettivi, più maturi, non che la passione e l'entusiasmo vengano meno ma ad un certo punto ti rendi conto che quello che fai non è più puro istinto ma è qualcosa di più catartico, necessario. Ecco per me è così. Suonare con gli altri ragazzi ne Il Mare di Ross è un modo, diverso, di affrontare la mia vita di tutti i giorni.

Una sorta di valvola di sfogo ragionata se ho capito bene!

(Francesco): Esattamente, hai capito benissimo.

Capisco perfettamente; bene, dai! Io direi di essere soddisfatto di queste chiacchiere in libertà con te Francesco, quindi un saluto e un'imbocca al lupo da parte mia e della redazione di Sadik Underground Review! Adesso ti lascio quello che io chiamo il momento "ruota libera": di pure quello che ti pare, sentiti pure libero di lasciare link, consigli, saluti ecc. Insomma, tutto quello che ti pare. A presto!

(Francesco): Crepi il lupo! Grazie mille per lo spazio che mi/ci avete concesso. È stato interessante e stimolante chiacchierare con te. Ti lascio alcuni links utili che consiglio, a chi leggerà l'intervista, di dare un'occhiata:
E ovviamente il bandcamp dove è possibile ascoltare per intero "Hydra":

Ancora grazie!

Intervista a cura di -Black-


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