I 'Il Mare di Ross' durante un live |
Ciao Francesco, direi che possiamo
partire con una presentazione della band! Insomma: chi siete, cosa fate, perché lo fate?
(Francesco): La band nasce un anno e mezzo fa circa, io e
Alberto (il chitarrista) suonavamo in un progetto Post-Rock strumentale con un
nostro caro amico, a quel tempo suonavo la batteria. Per cause di forza
maggiore il progetto si interruppe. Andrea, il bassista partì a Londra per
lavoro e noi non ce la sentimmo di continuare. Qualche tempo dopo tra una
chiacchierata e l'altra decidemmo con Alberto di mettere su un nuovo progetto;
non mi andava più di suonare la batteria, aveva bisogno di sfogarmi
diversamente così passai al microfono, cercammo un batterista (impresa ardua) e
un nuovo bassista, rispettivamente Michele e Andrea (all'attivo da anni nella
scena con l'Unnamed records). Lo scorso mese inoltre è entrato a far parte
della band come secondo chitarrista Giovanni, già chitarrista negli Alzheimer,
band storica nel panorama Hardcore/Screamo nostrano, nonché ottima persona da
tutti i punti di vista. Suoniamo per passione, per bisogno. Il genere,
sicuramente influenzato da sonorità Screamo, Emo ed Emo-Violence ma anche Hardcore, rispecchia i nostri ascolti maturati negli anni. Canto in italiano
per poter esprimere al meglio i nostri pensieri ma non nego categoricamente che
un domani potremmo fare qualcosa anche in inglese!
Mi sono sempre chiesto come potesse essere
la scena "underground" in un posto come la Sardegna che per molte
cose rispetto alla parte peninsulare rimane un po’ più isolata, come vanno le
cose lì?
(Francesco): C'è sempre stata una vera e propria
scena qua in Sardegna. Frammentata? Unita? Non sta a me deciderlo e francamente
manco mi pongo il problema di dover dare una risposta a tutti i costi. Ascolto
e supporto quel che mi piace senza gettare schifo su
quello che non mi piace fino a quando si mantiene il reciproco nonché
sacrosanto e doveroso rispetto tra bands/persone. Di gruppi e di persone che da
anni mandano avanti le proprie passioni. Non sono l'ultimo arrivato ma manco il
primo quindi non mi sbilancerò con grandi affermazioni da veterano. In Sardegna
si suona, si partecipa; chi più, chi meno (come in ogni posto, credo). Scusami, aggiungi prima di "di gruppi
etc." è pieno, nel senso positivo del termine. Non amo la terra in cui vivo, ma non di certo per
la musica o la scena, ci sono un sacco di cose che non vanno bene, non starò
qua ad elencartele ma una delle più fastidiose, per quanto riguarda suonare
all'interno di un gruppo, è senz'altro legata allo spostamento fuori
dall'isola. Con la forza di volontà si supera tutto ma da sola non basta.
Noto con piacere che la nostra visione è
piuttosto simile!
(Francesco): Ahahah, mi fa piacere la cosa!
Ma parliamo di musica che è quello che
conta! Il vostro Screamo viscerale e disperato mi ha colpito particolarmente
per il suo essere atipico... Ciò è dovuto a una volontà precisa o è il
risultato di influenze molteplici? E già che ci siamo... C'è qualche band,
italiana o straniera, che vi ha particolarmente influenzati?
(Francesco): Sono d'accordo! Lo Screamo... Mh, bella
domanda. Per molti, in questi ultimi anni, c'è stata una riscoperta delle
sonorità Screamo/Emo/Emo-Violence degli anni '90 e in questo calderone, volenti
o nolenti, ci siamo finiti pure noi. Personalmente non ho mai ascoltato sempre
e solo un genere. Sin da ragazzino adoravo i Love lLost but not Forgotten (per
quanto riguardo le sonorità di cui ti ho parlato qui sopra), ma in generale
ascolto un po' di tutto, tra le band che più mi hanno influenzato ci sono i Dead
Swans e i Placebo (due poli opposti). Andrea, lui sì che vive la musica a 360°,
da anni produce e supporta attivamente tramite la sua label: l'Unnamed Records.
Lui insieme ad Alberto (che è un piccolo nerd del Post-Rock, Emo, etc. etc.) mi
hanno fatto conoscere un sacco di gruppi, per me nuovi, che mi hanno fatto
avvicinare ancora di più al genere. Michele, il batterista ascolta veramente di
tutto ed ha una passione sfrenata per l'Hardcore, in tutte le sue forme, da
quello old-school a quello un po' più metallaro a quello melodico e così via.
Quindi non ti saprei citare una sola band sia italiana e/o straniera che ci
abbia influenzati. O anche solo più di una. Ci lasciamo influenzare un
po' da tutto senza chiederci se quello che facciamo suona abbastanza Screamo o Emo o bla bla bla.
Direi che farsi influenzare a seconda
dell'ispirazione paga se si conta che avete fatto uscire un ottimo demo e avete
appena partecipato a uno split con due pezzi che superano quelli precedenti! Ovviamente questo miglioramento fa sorgere una domanda spontanea... Ci
saranno altre uscite a breve? Che ne so, magari un album?
(Francesco): Ti ringrazio per i complimenti, questi
feedback mi riempiono di gioia! Stavamo pensando tra qualche mese di registrare
un nuovo pezzo, visto l'entrata nella formazione di Giovanni e rilasciarlo in
digitale attraverso uno split con una band straniera, ma è tutto ancora in
"forse" ma in linea di massima queste sono le idee. Per un album
credo che ci vorrà ancora un po'.
Aperture/Il Mare di Ross/Riten - Hydra |
Io c'ho sperato! Contento di vedere che non
state mai fermi ad ogni modo! Ora ti farei qualche domanda sui contenuti
della band: ad esempio perché scegliere un nome come "Il Mare di Ross"? Cosa volete esprimere con la vostra musica o nei testi,?Insomma, sentiti libero di parlarmi di questi aspetti come preferisci!
(Francesco): Non te l'aspetteresti mai. Adoro i documentari e
nel periodo in cui stavamo mettendo su il progetto mi capitò di guardarne uno
sul ritrovamento di un calamaro gigante, indovina dove? Nel mare di Ross. Quasi
per scherzo dissi ad Albe "ci serve un nome 'freddo' che suoni bene, senza
cadere nel banale" e glielo proposi, accettò ed eccoci qua. Non vogliamo
esprimere nulla di particolare, non siamo una concept band, i testi, per la
maggior parte, li scrivo io e riguardano esperienze personali che vengono
rielaborate sotto forma di lyrics; ognuno poi può ritrovare, chi più, chi meno,
se stesso all'interno di essi.
Quindi si potrebbe dire che parlano
semplicemente di negatività? Scusa se sono puntiglioso... Roba da
cantanti, ahah!
(Francesco): Sicuramente non sono testi felici, spero
sempre però di trovare uno slancio per scrivere, prima o poi, qualcosa di
positivo. Ma la 'positive attitude' non fa parte di me. Negatività sì,
pessimismo? Anche, ma anche un fondo di verità; la mia verità. Si dice che la malinconia aiuti ad affrontare la
vita con maggior profondità se può farti stare meglio.
Assolutamente d'accordo, basta che non
diventi però una malattia, altrimenti son' cavoli amari. Concordo. Rilassiamoci un po' dopo queste domande tristi... Cosa sai dirmi del progetto Trivel, al quale mi pare siate legati?
(Francesco): Trivel è un collettivo che stimiamo
molto. Non siamo però legati alla Trivel, supportiamo quello che fa, lo preciso
perché non vorrei che si creassero delle incomprensioni. Conosco Samall, uno
dei ragazzi al suo interno da qualche mese. Mi è capitato di fare qualche
lavoro grafico per loro (qualche locandina per dei loro eventi).
Il Mare di Ross - Fin. |
Avete qualche data in programma
ultimamente magari per lanciare la vostra ultima fatica?
(Francesco): Stavamo pensando di organizzare un
release party con Aperture e Riten ma ci vorrà un po' per organizzare il
tutto. Non lo neghiamo a priori.
Visto che siamo entrati in tema ti va di
raccontare un po' della genesi del vostro ultimo split Hydra?
(Francesco): L'idea dello split è nata a ridosso
dell'uscita del nostro primo EP. Inizialmente dovevano far parte di "Hydra" i We
Avoid, che purtroppo hanno avuto problemi ad ottobre dovendo in seguito
declinare il tutto. L'idea infatti era partita da Nicholas e Angelo degli
Aperture, Donatello dei We Avoid e me. Nonostante le distanze fisiche ci
conoscevamo e ci sentivamo assiduamente già da molti mesi e l'idea di coinvolgere
tutte e tre le nostre band in un'unica "fatica" ci sembrava ottima. I
Riten sono un gruppo di amici di Sassari che, quando ho proposto loro di
prendere parte al tutto, dopo che i We Avoid sono stati costretti a dare
forfait, hanno confermato entusiasti. Il nome Hydra deriva dall'animale
mitologico greco ed è da subito piaciuto a tutti come titolo dello split.
Un gran bel lavoro se posso esprimermi! Pra
una domanda un po' più personale: cosa significa per te suonare ne Il Mare di Ross?
(Francesco): Ti ringrazio, sono contento che ti sia piaciuto.
Suonare, suonare in generale mi ha sempre aiutato nel corso degli anni, sin da
ragazzino suonavo la batteria (ancora oggi ma molto meno). Quando si è più
"piccoli", non che abbia 40 anni, sia chiaro, a mio modesto parere,
credo lo si faccia con molto entusiasmo, energia, ti vuoi sfogare, ti vuoi in
un certo senso ribellare. Dietro a tutto questo c'è la passione senza ombra di
dubbio, ricordo ancora che ogni settimana/mese divoravo giornali come Metal
shock e Grindzone, stavo aggiornato dietro ad un sacco di uscite. Crescendo si
diventa più selettivi, più maturi, non che la passione e l'entusiasmo vengano
meno ma ad un certo punto ti rendi conto che quello che fai non è più puro
istinto ma è qualcosa di più catartico, necessario. Ecco per me è così. Suonare
con gli altri ragazzi ne Il Mare di Ross è un modo, diverso, di affrontare la
mia vita di tutti i giorni.
Una sorta di valvola di sfogo ragionata
se ho capito bene!
(Francesco): Esattamente, hai capito benissimo.
Capisco perfettamente; bene, dai! Io direi
di essere soddisfatto di queste chiacchiere in libertà con te Francesco, quindi
un saluto e un'imbocca al lupo da parte mia e della redazione di Sadik
Underground Review! Adesso ti lascio quello che io chiamo il momento
"ruota libera": di pure quello che ti pare, sentiti pure libero di
lasciare link, consigli, saluti ecc. Insomma, tutto quello che ti pare. A presto!
(Francesco): Crepi il lupo! Grazie mille per lo
spazio che mi/ci avete concesso. È stato interessante e stimolante chiacchierare
con te. Ti lascio alcuni links utili che consiglio, a chi leggerà l'intervista,
di dare un'occhiata:
E ovviamente il bandcamp dove è possibile
ascoltare per intero "Hydra":
Ancora grazie!
Intervista a cura di -Black-
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