Granitico. E' questo l'aggettivo giusto per descrivere questo "Revelatio" dei francesi Dunkelnacht. Chi si aspettava un nuovo album tutto nell'Ambient del primo disco, può mettersi l'anima in pace. In questo secondo full, i francesi hanno abbandonato quasi totalmente la loro componente Ambient. Cambio d'etichetta (questo secondo album esce per la Wormholedeath Records) e l'Ambient sparisce, l'attaccamento ai suoni e alle sensazioni Avantgarde perdono percentuale all'interno della song per far spazio ad un Black Metal ferocissimo che cammina sempre sui binari dell'alta velocità. Ben suonato e con un'alta tecnica strumentale che non stanca, questo "Revelatio" è un'album dove non si possono riscontrare picchi compositivi, sia perché tutte le song sono molto più che degne di nota, ma soprattutto perché l'unico intento del gruppo è quello di spingere sull'acceleratore in più possibile (tranquilli, non stiamo parlando di velocità alla Dark Funeral) rendendo tutto il disco un concept di caoticità e cattiveria, che sicuramente farà la gioia di molti di noi, ma che non da una via d'uscita e diventa un grande rullo schiacciasassi, che può piacere e far impazzire in molti casi, ma che in altri potrebbe stancare, e far premere il pulsante "stop" a più di un ascoltatore. Proprio a voler essere pignoli, possiamo segnalare due episodi, che sicuramente racchiudono nella loro musica, tutte le particolarità dell'album, ovvero “Where Livid Lights Emblaze” (dove si possono addirittura sentire delle influenze alla Dissection per i riff di chitarra) e “Ashes from Stellar Oracles”. Unica vera e propria pecca di quest'album, è il suono scelto per le chitarre, che in molti casi non da la spinta giusta alle song, ma possiamo rassicurarvi che questa è solo una sensazione iniziale... Dopo un po' ci si abitua e si è pronti per farsi prendere a schiaffi da tutta questa velocità impressa su un dischetto di plastica! Insomma: molti riffs di qualità, molto valore, potenza, velocità e tanta tanta tanta foga. Questo secondo album dei Dunkelnacht è una sorpresa dell’underground. Da seguire.
VOTO: 7/10
-Death Vibrion-
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