Imposto il solito carattere
(Arial 12, come voluto dal saggio -SADIK-, fondatore del blog) e sono colto da
un piccolo attacco di panico: come arrivare a fine foglio? Ergo: quanto devo
essere oggettivo per dare una descrizione perlomeno accettabile, senza però
mutare la mia impressione generale del disco? Mi spiego meglio: questo disco
l’ho personalmente trovato una devastazione di ogni criterio di musica, uno
stupro uditivo di trentasei minuti che trascende ogni concezione di
inascoltabilità. In una parola: una figata. In questo abuso di doppi punti (che
denota, ahimè, una completa incapacità di trovare nuove idee: starò
invecchiando?) tento di sforzarmi di fornire una qualche guida all’ ascolto
dello split, composto all’ inferno e distribuito qui sulla terra. Se apprezzate
(e possibilmente ascoltate) gruppi come Brain Drill e Slaughterbox, e questo
vostro affetto sovrasta le tendenze omicide verso il loro batterista – drum
machine – mitragliatrice, allora adorerete questa opera; se invece ciò che
provate è qualcosa di anche solo leggermente inferiore ad un amore platonico,
dopo tre minuti appena di ascolto le vostre orecchie incominceranno a
sanguinare. Il primo pezzo, gentilmente offertoci dai War Plague, si apre con
una simpatica intro Noise, che da sola basterebbe a scoraggiare eventuali
ascoltatori poco amanti dell’ Extreme Metal; ma se ciò non bastasse a farci
presagire cosa succederà dopo, saremo scaraventati a terra dopo trenta secondi
da urla devastanti, riff violenti, pugnalate cibernetiche e tanto, tanto
casino. Ciò durerà per la bellezza di otto tracce, mai ripetitive, in cui i
membri del gruppo si divertiranno ad inserire discorsi pre-registrati ed
effetti audio che, oltre ad arricchire i pezzi con un po’ di sano humor
finnish–style (strano, per degli statunitensi) , ci dimostreranno, una volta
passato il testimone ai Pork Delikateszen, che i due gruppi sono sulla stessa
lunghezza d’onda, poiché ne troveremo parecchie anche nella seconda parte
dell’album. È ora che anche noi italiani facciamo vedere di che pasta siamo
fatti! Scendono in campo e tengono alto l’onore della nazione, dimostrandosi
casinisti e distruttivi al pari dei compagni e concedendoci un po’ di growl in
italiano, che è sempre piacevole ascoltare. Effetti collaterali dopo l’ascolto dello
split: confusione, mal di testa, leggere allucinazioni. Per concludere, quando
qualcuno obbietterà che il Metal è solo casino, non contradditelo, non citate i
soliti Nightwish fritti e rifritti: fategli ascoltare questo album, e ditegli:
<<È tutto vero!>>
VOTO: 7/10
-Mørke-
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I set the usual font (Arial 12, as required by wise -SADIK-, founder of
the blog) and I’m caught by a slight panic attack: how will I reach the end of
the page? Ergo: how much do I have to be objective to describe this album in quite
an acceptable way without changing my general impression of it? I’ll explain:
as far as I’m concerned, I found this record to be a devastation of all of the ideas about
music, an auditive rape that transcends every conception of “unlistenableness”. Long story short:
killer. In this abuse of colons (which underlines, alas, a complete inability
to find new ideas: am I getting older?) I try to strive to give a kind of guide
to listen to this split album, composed in Hell and sold on the Earth. If you
like (and possibly listen to) bands such as Brain Drill and Slaughterbox, and
this love of yours is more powerful than the homicidal tendencies towards their
machinegun drummer (a drum machine), you’ll love this work; conversely, if you
only feel something almost like a weak platonic love, after three little
minutes of listening your ears will start to bleed. The first track, kindly
offered by War Plague, starts with a nice Noise intro, which by itself could
discourage potential listeners who like Extreme Metal only a little; yet, if
this were not enough to make us predict what would happen then, we would be
thrown to the ground after thirty seconds of devastating cries, violent riffs, cybernetic
stabbings and lots and lots of mess. This will last for a good eight tracks,
never repetitive, in which the lineup has a great time inserting pre-recorded
speeches and audio effects that, besides enriching the songs with a bit of
Finnish-style humor (strange thing, for an American band), will demonstrate to
us, having passed the baton to Pork Delikateszen, that the two bands are on the
same wavelength, because we will find lots of them in the second part of the
album, too. It is time that we Italians make the others see what we're made of!
They take the field and uphold the honor of the nation, showing to be as rowdy
and destructive as their mates and yielding us a little growl in Italian, which
is always nice to hear. Side effects after listening to the split: confusion,
headache, slight hallucinations. To finish, someone will say that Metal is
nothing more than mess: do not contradict him, do not talk about the hackneyed
Nightwish. Let him listen to this album and say: “It’s the truth!”.
RATING: 7/10
-Mørke-
Translator: -Fede-