sabato 28 settembre 2013

ON|OFF|MAN - GIANT BACKSTEPS






















Dopo aver recensito l'ottimo "Days of Convergence" dei Myr, mi accingo a recensire il prodotto di un'altra creatura di Areasonica Records, gli On|Off|Man, gruppo nato nel 2011 ed inizialmente conosciuto come Jagodia Experiment. L'album in questione si intitola "Giant Backsteps" e all'interno di esso si nasconde un vero e proprio monumento alla musica. E non esagero. Il disco è completamente strumentale -non spaventatevi-, all'interno di esso la band propone un Rock Elettronico con evidenti influenze Progressive, rintracciabili nell'uso di campionamenti, continui cambi di atmosfera e melodie "atipiche". La produzione è eccellente e lo si nota fin dall'opener "Knox", che spinge immediatamente l'ascoltatore nel mood del disco: in questa traccia il pianoforte è in primo piano e sono evidenti influenze Jazz (!). Il brano ci trasporta poi nel singolo dell'album, cioè "The Core", con un sound quasi Dubstep ma arricchito dalla chitarra che sforna una magnetica melodia in delay, per passare poi al duo "Screaming Windows" - "Nightmare Knockers", introdotto da campionamenti presi da telegiornali italiani ed esteri seguiti da un meraviglioso giro di synth e dal primo assolo di chitarra del disco. Per la cronaca, questo è il punto dell'album in cui i richiami al Prog sono più evidenti. "A virtual card for You" è caratterizzata invece da un giro di chitarra in delay e nonostante i suoi 6,53 minuti di durata scorre piuttosto velocemente verso la successiva "Dichotomy", che alterna momenti pesanti che richiamano ancora una volta la musica Dubstep a momenti puramente melodici caratterizzati dalla presenza del pianoforte suonato da Stefano Diso. A chiudere l'album ci pensa la titletrack, probabilmente il brano più difficile da assorbire dell'intero platter, in cui sembra quasi che i musicisti vogliano sfoggiare la loro abilità solistica e vogliano "evadere" definitivamente dagli schemi che la musica di oggi spesso impone. "Giant Backsteps" non è uno di quei dischi che vanno ascoltati più volte per poterne capire i pregi. Già dal primo ascolto ci si accorge di essere di fronte ad un disco diverso dagli altri, prodotto e suonato in modo eccellente e imbevuto di una grande dose di originalità. D'ora in poi alla domanda "Ma serve davvero un cantante per fare buona musica in una band?" La mia risposta sarà sempre un secco e semplice "No". Capolavoro.

VOTO: 9/10
-JACK-



Ascolto: http://onoffman.bandcamp.com/album/giant-backsteps
Facebook: 
https://www.facebook.com/ONOFFman?fref=ts

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