I Necronache sono una band di Parma che ha deciso di cimentarsi nella realizzazione di un album Alternative Rock. Non aspettatevi riff complessi e prestazioni fuori dal comune: il lavoro è perfetto nella sua semplicità. La prima traccia “Heart” genera una sensazione inaspettata: è impossibile non rimanere travolti dalla dolcezza e dalla metodicità della voce femminile... un semplice riff la accompagna fino a quando non è pronta ad esplodere nel ritornello, per poi aumentare sempre d' intensità. Al termine dell’ascolto si avverte una sensazione di incompletezza, si ha bisogno di godere tutto l’album per vivere al meglio questo capolavoro. La seguente “Hymn to the Rain” ricorda in parte le atmosfere cupe e malinconiche tipiche dell’ Ambient norvegese; la voce è soffusa, quasi impercettibile. Considerate questa canzone un climax: comincia dal nulla e libera una quantità mastodontica di energia nel ritornello; in più, la parte finale è preceduta infine da un assolo perfettamente amalgamato al resto del brano. Sembra di raggiungere l’estasi solo con queste due tracce, ma le sorprese non finiscono qui. Il titolo della terza traccia “AutoHypnosis” è carico di mistero e attira subito l’attenzione: forse le parole non basterebbero per descrivere le sensazioni provate, bisogna ascoltarla soltanto per restare sbalorditi. Una dinamicità inaspettata da inizio a “The Red Hole”,brano che va assolutamente commentato: irregolare, bizzarro
VOTO: 7/10
-MasterEvil-
Ascolto: http://www.youtube.com/watch?v=ex5t_qw5ndM
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