Ricordo ancora quando da ragazzino, poco più che
adolescente tutte le mattine alle 7 in punto mi recavo alla fermata
dell'autobus di linea per andare a scuola. Anfibi, chiodo e quell'immancabile
lettore cd con tanto di cuffie old school (non so se rendo l'idea). Ricordo che
lessi una recensione (non chiedetemi dove) di un disco chiamato
"Frangar" dell'omonima band, e spinto dalla curiosità setacciai tutto
il web alla ricerca del disco, ma niente ! Fin quando un giorno (possano i
Frangar perdonarmi per questo) riuscì a scaricarlo dopo ore e ore di code con
altri utenti... Sono passati anni da allora, e oggi ho il privilegio di intervistare colui che per me è stato una leggenda. 10 anni fa, mai avrei pensato di poter addirittura intervistare il
Colonello Frangar in persona, lo stesso che cantava quella piccola perla che è
"Lupi Bianchi", e invece oggi eccoci qui!
Ciao Colonnello, qui -Rex-. E' un vero piacere per me
portare avanti quest'intervista. Vorrei iniziare con una domanda forse troppo
scontata, ma permettimela: cosa rappresenta per te il Black Metal?
(Il Colonnello): Ciao! Grazie mille per ciò che hai
scritto, è bellissimo sapere che i nostri lavori hanno emozionato tanto! È
veramente stupendo! Il Black Metal rappresenta proprio questo, emozioni,
legami, curiosità, mistero legati alla musica, ai suoi personaggi e ad un
movimento/stile di vita che è di nicchia ed è estremo. Non basta avere una
maglietta nera e degli anfibi per respirare l’essenza del Black Metal, ma
bisogna riuscire a capire le proprie emozioni oscure e trasportarle in musica
ed in un certo tipo di attitudine che non è nel vestirsi, quella è una moda, è
nel vivere e pensare in un certo modo. Quando la tua anima è nera, allora si,
quello è Black Metal.
Sicuramente lo stivale è pieno di vere e proprie
"leggende" in questo campo. Tu hai molto fatto parlare di te nei
circuiti underground, anche per le tematiche trattate dai Frangar. Come vivi
questa cosa?
(Il Colonnello): Una leggenda probabilmente è troppo!
Ahahaha! Ho fatto il possibile per portare in Italia, tramite i concerti, tutti
i gruppi estremi che potevo insieme ai miei amici e ho aiutato molte band nel
fare live, ed ho cercato di essere sempre presente ad ogni evento, anche quelli
piccoli, sia in Patria che in Europa. La cosa più importate per me è sempre
stata quella di creare un legame con le altre persone che seguono e suonano
Black Metal, mi sono sempre reso disponibile e non ho mai fatto il gradasso se
non con chi se lo meritava. Mi dedico ancora oggi a tutto questo, anche se il
mio tempo a disposizione è diminuito, ma in me non è cambiato quasi nulla. Mi
suona sempre strano quando mi considerano un mito, ho semplicemente fatto e
continuo a fare quello che mi piace, sono uguale a tutti voi e potete fare
tutti le stesse cose che faccio io, ed anche meglio di me! Basta impegnarsi e
credere, non bisogna fermarsi ma avanzare! E’ naturale che molti parlino, anche
in negativo, non a tutti fa piacere che un normale essere umano sia riuscito a fare
le cose normali che questi segaioli possono solo sognare, ma non gli do peso e
vado per la mia strada.
La scena estrema italiana? Cosa ne pensi?
(Il Colonnello): Per avere una scena o un movimento bisogna muoversi, lo
dice la parola stessa! Ora internet non ti fa muovere, ti rende statico in
camera a masturbarti sugli mp3, di conseguenza la “scena” è pressoché minima!
Ad un concerto è difficile vedere qualcuno, figuriamoci se incontri due volte
la stessa faccia, stanno tutti sotto le coperte a casa, non fanno nemmeno due
passi all’aperto figuriamoci se fanno un giro notturno nei boschi, l’unico
richiamo che hanno è quello della mamma per la merenda… Internet ha creato un bacino più ampio per la musica estrema
ma c’è una continua “necessità del nuovo” e questo non fa altro che creare
band inutili, album inutili e fan che dopo 3 settimane cambiano idea illuminati
da Lady Gaga! Raccontano poi agli del loro losco passato con la fiamma nera
della musica estrema, te lo dico io che fiamma avevi, cacciatore di lumache. Qui o le persone ricominciano a vivere e credere o i vari
movimenti estremi andranno morendo non solo in Italia, alcuni ragazzi che si
muovono ci sono, nuove leve che hanno voglia di fare e suonare si stanno dando
da fare, io vedo solo in loro la nuova e sempre più piccola scena.
Potendo tornare indietro nel tempo, c'è qualcosa che
cambieresti o semplicemente non faresti per quanto riguarda la tua carriera
musicale?
(Il Colonnello): Non cambierei e non rinnego nulla, tutto mi ha aiutato a
crescere/capire/migliorare.
Voglio farti una domanda un po' più personale che non ha
niente a che vedere con il Black Metal, o la musica in generale. Cosa ne pensi
della legge Bossi - Fini?
(Il Colonnello): Che è una
cavolata pazzesca, dovremmo mettere dei bossoli non troppo fine nel deretano di
molti parlamentari, giornalisti, sindacalisti ecc ecc
Dai Colonnello, parlaci di uno dei momenti più alti della
tua carriera musicale?
(Il Colonnello): Ahahaha
più alti!? Ogni giorno in cui un ragazzo mi scrive per avere un cd o una maglia
è migliore del precedente, il fatto che Frangar viva è una cosa eccezionale.
La composizione di un pezzo in un preciso posto e momento,
la sua registrazione, suonare con chi ha le tue stesse idee, l’insieme di tutto
questo a mio parere rende la tua carriera musicale alta. Non mi importa di suonare davanti a mille persone se poi
odio quello che sto facendo, devo amarlo e gustare ogni minuto. Quando un
“artista” capisce questo allora raggiungerà l’apice della carriera. Non sono le vendite od altro, è il tuo spirito in musica,
noi non siamo delle veline che mostrano il culo ed una volta vecchie finiamo la
nostra carriera. Noi siamo dei mitra che non si inceppano mai. Se poi riesci a
trasmettere ad altri i tuoi sentimenti in musica, trasformare la nostra musica
nella vostra musica, allora hai vinto, sei al culmine! Tutto il resto è un
contorno, sono bossoli vuoti che cadono a terra.
Ho avuto il piacere di ascoltare l'ultimo vostro lavoro, che
stilisticamente è molto diverso dalle vostre precedenti produzioni, vuoi
parlarci del futuro dei Frangar ?
(Il Colonnello): Stiamo già provando vari pezzi, l’unico problema sono i vari impegni che abbiamo noi del
gruppo quindi limitano un po il tempo che possiamo avere libero. Alcuni pezzi
sono molto Black'n'Roll altri sono più lenti ed abbiamo anche idea di fare un
po di cover, le più strane che includeremo sul CD, ed altre che metteremo
gratis sul web, un tributo che paghiamo per gli artisti che ci piacciono di
più…sarà divertente farlo! Con il nuovo album penso che stamperemo anche tutte
le produzioni in vinile, compreso il demo ed alcune registrazioni che avevamo
appositamente messo da parte. Ci vuole ancora un po di tempo, ce la prendiamo
con calma ma non ci fermiamo!
So che hai anche altri progetti oltre ai Frangar, suoni
ancora con i The Tombers? E che ci dici del progetto Satanismo Calibro 9 ?
(Il Colonnello): Con "The Tombers" siamo fermi e lo saremo per ancora un po, purtroppo uno dei nostri è un
po incasinato e finché non riuscirà a risolvere tutti i problemi lo
aspetteremo, la nostra carne marcia tornerà prima o poi. Con SC9 siamo più produttivi che mai, i rituali e le registrazioni non si sono mai fermate,
quest’anno è stato super produttivo, abbiamo registrato molto materiale, lo
stiamo facendo uscire in diversi formati, soprattutto in cassetta, adoro questo
formato e rende il suono unico, potete trovare tutto il materiale disponibile
sul nostro sito. Catturiamo ogni presenza intorno a noi e la trasportiamo in
malessere sonoro. Le sessioni di registrazione fanno venire i brividi e sempre
più spesso usciamo sconvolti e distrutti da tutto ciò, non è una cosa per
tutti, ti divora l’anima.
Concludi quest'intervista come meglio credi.
(Il Colonnello): La democrazia non
esiste, è un sistema malsano dove il cane più grande divora gli altri.
Intervista a cura di -Rex-