martedì 4 marzo 2014

NO DAWN - DARK AURA


Ormai da anni la Norvegia non è più solo sinonimo di boschi infestati di umani dal corpse paint... Ma questo ormai lo sanno tutti. Se a qualcuno fosse comunque sfuggito, oggi ci sono i No Dawn a rinfrescarci la memoria! Dodici anni sotto il vessillo del Death Metal più irruento (il suono del gruppo è notevolmente cambiato rispetto al 2002, anno della formazione, quando facevano cover di gruppi fondamentali come At the Gates e In Flames), sempre marchiato da quel sound, da quelle sensazioni, che hanno reso grande questa nazione agli occhi di tutti gli amanti della musica estrema. Chitarre compresse e feroci blast-beat che scandiscono il tempo sono le basi che costituiscono il sound marziale dell'act nordico, glaciale Death Metal arricchito dalla sempiterna vena Black Metal. Tra i soldi di questo debutto, a riempirli e impreziosirli, troviamo delle linee orchestrali magistralmente inserite, permeando di un velo di ossessione claustrofobica l'intera durata del disco. Il disco è impattante e mortale, pur non eccedendo nel virtuosismo (fortunatamente direi) e alternando ai blast-beat dell'inumano Kent Skjeflo parti dove l'aria da respirare diventa pochissima, dove soffocare sotto il muro delle chitarre è la cosa che vien naturale a chiunque si avvicini a questo album! Ma cosa sarebbero divagazioni sinfoniche che si combinano con un riffing ora armato di una forza distruttrice, ora funereo e tragico, senza che tutto questo venga supportato da una voce all'altezza di tutto questo? Ed ecco qui che arriva la ciliegina sulla torta, ovvero le vocals: cupissime, pesanti e gutturali, che sembrano uscire dalle casse del nostro stereo per infestare le mura della nostra camera. La nitida e la fin troppa asetticità delle registrazioni fanno il resto, consegnando nelle nostre mani un lavoro superbo, glaciale, che durante il suo ascolto impreziosirà le nostre menti di immagini morbose e atmosfere insalubri. Per concludere... Non sarà una delle uscite migliori dell'anno, ma possiede le qualità giuste per far calare, durante il suo ascolto, la temperatura nella nostra stanzetta... E questo, oggi, non è da poco.

VOTO: 7,5/10
-Death Vibrion-



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