domenica 30 marzo 2014

BARZAKH - IN A MEANING THE NOTE


Avete presente gruppi come i Tortorum, gli Herebus Enthroned o i Black Faith? Per chi non li conoscesse, hanno tutti una cosa in comune: suonano Black Metal old school con un tocco personale e spunti originali. Il gruppo di cui parlerò in questa recensione, invece, presenta solo la prima caratteristica. I Barzakh, infatti, propongono un sound Black Metal particolarmente grezzo e old school… Ma forse troppo grezzo, poiché la registrazione è una delle cose più terribili che abbia mai sentito ("A Blaze In The Northern Sky", a confronto, ha un suono cristallino). Ora, capisco che questo è un elemento che ha da sempre caratterizzato il genere sin dagli albori, ma ormai siamo nel 2014, e registrare con un telefono da due soldi non vuol dire essere "kvlt". Tralasciando il piccolo appunto sulla registrazione, il disco presenta sonorità tipicamente Black come già detto, ma nessuno spunto che possa sembrare minimamente originale. Ogni brano dà la sensazione peggiore per un ascoltatore assiduo di musica, ovvero quella del “già sentito”. Durante tutto l’album, infatti, ogni volta che ascolteremo una traccia diversa, ci sembrerà di aver già ascoltato i riff (o gli assoli) suonati dal gruppo. Questo problema conduce ad uno ancora più grave, ovvero quello della noia. Sì, perché questo album oltre ad essere registrato male, oltre ad essere scontato e banale, è anche noioso! Non sto esagerando mentre dico che durante l'ascolto del disco mi sono fatto una delle migliori dormite della mia vita. L’unica nota vagamente positiva è la voce del cantante, molto acida e cattiva e sicuramente adatta al contesto -Ho detto “vagamente” poiché è anche abbastanza versatile, e voi direte “Ma è una cosa positiva!” e io vi rispondo “certo, ma non se usi guttural a caso “, infatti il cantante passa molto spesso da scream a guttural molto bassi, che sarebbe una cosa buona, solo che questi cambi sono messi senza un criterio logico e risultano molto fastidiosi per chi ascolta (e soprattutto non c’entrano nulla col genere a mio parere). Insomma, questo disco è noioso, banale e fatto “a tirar via”; inoltre, la registrazione fatta coi pedi e il fatto che questa sia la terza volta che l’album viene ristampato, non può che peggiorare il mio giudizio.

VOTO: 5/10
-Lo Strano-



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