mercoledì 27 agosto 2014

A.O.S. - THROUGH THE EYES OF A GLORIOUS RAVEN


Oggi si parla di Hardcore e “derivati” (tipo il latte, ma più pesante sullo stomaco). Mi appresto a recensire “Through the Eyes of a glorious Raven”, EP d’esordio degli A.O.S (Anthem of Sickness), una band che si presenta come "Blackened Hardcore". Comincerei precisando che non sono mai stato incline alle definizioni, già in campo Metal è difficile ultimamente, ma se è possibile nell’ambito del tanto amato HC è ancora peggio. Di bBackened inteso come suggestioni o influenze Black Metal personalmente non ne sento, mi azzarderei a definirli “Negative Hardcore”, infatti questi A.O.S. mi ricordano gruppi come gli inglesi Dead Swans, o i nostrani Aperture come tipo di proposta, spaziando da un buon Hardcore di stampo squisitamente new school, giungendo a qualche momento quasi Screamo, per finire con qualche sfumatura che può ricordare la prima ondata Metalcore in stile Atreyu soprattutto per i momenti un po’ più Hard Rock, che si possono notare durante gli assoli di chitarra (sì, ci sono perfino degli assoli); insomma musica veloce, pogabilissima, con tinte oscure e tristi: non c’è dubbio che i ragazzi esprimano una certa dose di amarezza con la loro musica. Insomma, direi che il nome dica già tutto, infatti la malattia non gli manca di certo. Come dire... La carne al fuoco è parecchia ed è anche cotta con una certa perizia; i ragazzi fanno il loro porco lavoro con riff veloci e aggressivi lasciandosi però andare anche a sprazzi melodici o riff lenti e ripetitivi, che sanno di disperazione e malinconia a palate; la batteria “tarella” -come si dice dalle mie parti- ma segue più o meno il copione base del genere, un onestissimo “tupa- tupa” che mi fa sempre piacere ascoltare con qualche blast-beat qua e là. Il basso mi è parso un po’ coperto da un mix che forse non rende giustizia al lavoro nel suo insieme, anche se il tutto risulta comunque potente e d’impatto. La voce purtroppo non è molto varia: un buonissimo low-scream tento magistralmente per tutta la durata dell’EP, ogni tanto fa capolino un po’ di growl, ma sono episodi isolati. Mi sento di promuovere gli A.O.S.: anche se non a pieni voti, le idee ci sono tutte, vanno riorganizzate un attimo, ma per essere un debutto va più che bene... Direi che da loro ci si possono aspettare grandi cose per il futuro!


VOTO: 6,5/10
-Black-



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