Una macchina senza motore
non riuscirebbe a funzionare, cosi come Stefano Gargliarducci senza il talento
e la bravura non riuscirebbe a suonare! I fan che già hanno avuto modo di
apprezzare questo ragazzo sapranno che vi sto parlando della one-man band Wolfuneral e del nuovo full-lenght “War Poetry”. Questo prodotto è un autentico capolavoro
che vede come protagonista indiscusso un violino carico di emozioni angosciose
e non; decisive e travolgenti al punto giusto, senza risultare troppo banali e
annoianti. Il risultato finale è decisamente straordinario: l’obiettivo di
Stefano è quello di mescolare arrangiamenti Black Metal, stacchi corali e
accompagnamenti di pianoforte arrivando a sinfonie che prendono ispirazione da
ogni genere e sottogenere, dal Gothic alla Musica Classica, passando da pezzi Ambient (meno evidenti rispetto ai lavori precedenti, ma comunque importanti) a
valzer e ballad che possono essere apprezzate anche da chi non predilige questo
genere musicale. Un lavoro cosi determinante può essere realizzato solo da
un’musicista che osserva la musica a 360°, servendosi di ogni dettaglio per
realizzare un’opera d’arte musicale. Mi sembra doveroso fare i complimenti non
solo al grande talento dimostrato, ma anche all’ottima riuscita dell’album, registrato
davvero molto bene; complimenti anche all’etichetta “Le Crépuscule du Soir
Productions/Nihil Interit Records” che da qualche anno è sulle tracce di
questo grandissimo musicista. In conclusione, mi ha emozionato davvero molto ed
è sempre un piacere in più recensire e apprezzare band dal made in Italy. Bel
lavoro e complimenti ancora Wolfuneral!
VOTO: 8/10
-Frost-
Ascolto
Facebook
VOTO: 8/10
-Frost-
Ascolto
0 commenti:
Posta un commento