Citazionismo, fedeltà agli anni '80 e semplicità fanno da padrone in “Deathland”, EP di debutto degli italiani Mosvord, il che sembra già rendere la proposta assai meritevole di
un po' d'attenzione. Mi spiace però affermare fin da subito come questa ricetta
non riesca a funzionare fin dal primo ascolto del pattern, il quale risulta da
subito un insieme di riff Death/ Thrash e
assoli classici sì ben congeniati ma già sentiti fino allo sfinimento in
moltissimi altri gruppi (anni '80 e non). Le canzoni sembrano inoltre
strutturate nella stessa identica maniera (ad eccezione dell'intro) e nessuna
riesce a distinguersi di più rispetto alle altre, finendo per sembrare di
ascoltare più e più volte lo stesso pezzo. Peccato, anche perché in un
paio di spunti (come ad esempio il ritornello della title track) si sente
comunque il talento e il potenziale del gruppo, ma sembra che comunque abbia
optato la strada del citazionismo puro piuttosto che tentare veramente di
distinguersi dalla massa di altri gruppi similari. Discreta la performance
vocale, a metà tra il Thrash mischiato allo stile di Jeff Walker dei Carcass, e
pregevole quella dei musicisti in generale, anche se lo stile del gruppo sembra
poco propenso ai virtuosismi. Un vero peccato...
VOTO: 5/10
VOTO: 5/10
-ULTHAR-
Ascolto
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