L'abito non fa il monaco, è proprio vero. Dagli Ulvedharr mi sarei aspettato un combo scandinavo dedito al Viking Metal e invece scopro una band italiana per la precisione della provincia di Bergamo. E le stranezze non finiscono qui. A parte le tematiche prettamente legate alla mitologia norrena, musicalmente i nostri sono più legati al Thrash e al Death nord europeo di fine anni '80. Riff rocciosi, la giusta dose di groove e una produzione old school che ricerca più l'impatto che la pulizia. Questi sono i principali ingredienti di questo "Swords of Midgard". La voce di Ark Nattlig Ulv completa il quadro esprimendosi su timbriche tanto cavaleriane quanto a L.G. Petrov dei seminali Entombed, senza cedere spazio a troppi fronzoli e melodie. Brani come "Lindsfarne" e "Odinn Father Never Die" siamo sicuri non deluderanno i fan del genere e gli amanti della mitologia norrena.
Ciò che scoraggia un po' col procedere dei minuti è l'eccessiva uniformità delle tracce, che si attestano sempre su mid-tempo trita-ossa, tanto efficaci quanto alla lunga noiosi. La coerenza qui è di casa, per alcuni potrebbe trattarsi di un pregio ma talvolta può anche essere un difetto. Infatti questo "Swords of Midgard" piacerà tanto ai fan del genere quanto annoierà presto le altre frange di metalhead, limitando notevolmente il loro raggio d'azione. Distaccarsi maggiormente dai padri putativi è necessario per sviluppare la propria personalità e concedendo qualcosa di più alla sperimentazione gli Ulvedharr potrebbero fare notevoli passi in avanti. Consigliati agli amanti del genere, ai restanti…per ora passate oltre.
VOTO: 6,5/10
-BERTUZZ-
Ascolto: http://www.youtube.com/watch?v=3ed5mJqT2Ko
Facebook: https://www.facebook.com/Ulvedharr
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