Per inaugurare la collaborazione tra Sadik Underground
Review e l’Electric Duo Project abbiamo scelto qualcosa di speciale: una bella
recensione all’ultimo disco degli OvO, tra le band più amate ed odiate della
scena avanguardista Italiana. I due musicisti Bruno Dorella e Stefania Perdetti
(alias OvO) con “Abisso” si spingono oltre i propri limiti, oltre i costumi,
gli schemi, le categorie, oltre tutto. “Abisso”, un sapiente mix di Noise,
Drone e Industrial che abbraccia generosamente sonorità rituali, caotiche,
psichedeliche e Sabbatthiane, attraendo a se come una calamita tanta
sperimentazione avanguardista, malvagità ed aggressività. Non sono tanto uno da
track by track, ma una cosa c’è da dirla: ogni canzone ha una stilistica
diversa dalle altre, ma mantenendo comunque le basi delineate dalla band; se
“Tokoloshi” vi ha fatto storcere il naso per le ritmiche Reggaeton, tenete
conto che di Reggaeton non ne troverete più traccia. Le componenti elettroniche
in alcuni brani non risultano un arricchimento come si potrebbe pensare, bensì
chiariscono la personalità vera della band: quella rituale, tribale, delirante,
struggente; quella che non nasconde più nulla, quella completa, minimalista,
originale, imprevedibile, geniale. Ma questa volta gli OvO non deluderanno gli
appassionati del Metal e dell’estremo: non mancano accenni al Doom, al Black,
allo Stoner (“Ab Uno”) e al Grindcore (“Pandemonio”). E che dire della voce di
Stefania, demoniaca ed aggressiva quanto mai; e non solo, anche sussurrata, melodica,
delirante, malefica. Tra arpeggi, tremolii, ritmi sparati, intermezzi calmi,
minimalismo, effettistica, diaboliche follie vocali e schizofrenia il caos
regna. C’è davvero molta imprevedibilità, ad un primo ascolto non sapete dove i
tentacoli vi trascineranno, ma “Abisso” piace sin da subito, spiazza,
affascina, incuriosisce, vuol farsi capire. Ascoltare per credere.
VOTO: 8/10
-SADIK- Ascolto: http://www.youtube.com/watch?v=28UZcgQ9gN8
Facebook: https://www.facebook.com/pages/OvO/199733020041914?fref=ts
Grazie per la collaborazione.
RispondiEliminaOttimo inizio!