Ciao e benvenuti su Sadik Underground Review! Iniziamo
subito con questa mini intervista: per chi non vi conosce, riuscireste a
presentarvi con una piccola bio?
(Six Days of May): Ciao! Siamo una band milanese che vuole proporre un metal moderno in senso pieno, con un buon equilibrio tra aggressività e ricchezza melodica. Proviamo a costruire brani che possano risultare “cantabili” usando linguaggi musicali propri del metalcore, ma senza chiuderci troppo in un format che alla lunga può essere limitante.
Ho visto il video della cover di “Genie in a Bottle”. Come è venuta l’ idea di coverizzare un brano proprio di quel genere? E’ stato facile adattarlo alla vostra stilistica?
(Six Days of May): Siamo contenti del fatto che il nostro primo video stia raggiungendo un buon numero di utenti. Oggi quella della cover pop in chiave metal è una soluzione piuttosto diffusa: l’idea è stata quella di riarrangiare un brano forte che viene da un genere che vive di melodie efficaci. Abbiamo voluto però dare un sound molto personale al brano, cercando di far nostro il pezzo e crediamo di esserci riusciti! Non ci è voluto molto tempo perché conosciamo bene le soluzioni che fondano il nostro sound, quindi si è trattato di applicare il nostro approccio a un pezzo lontano del nostro genere.
Mi hanno parlato di un vostro nuovo video in uscita. Ci raccontate qualcosa?
(Six Days of May): Stiamo lavorando a due video al momento: prima dell’uscita del disco, intorno ai primi mesi del 2014, faremo girare una traccia inclusa nella tracklist, molto particolare… diremmo elettronica in toto, con voci che recitano parti dei nostri testi. Il video sarà quindi un assaggio, non del sound del disco ma del mood che avrà il nostro full length. Il secondo video sarà invece quello di lancio del primo singolo, intorno alla primavera 2014.
Cosa impersonerete e farete vedere nel video?
(Six Days of May): Vogliamo lasciare un po’ di sorpresa! Di certo il primo video sarà piuttosto
particolare, dato che anche il brano lo è decisamente. Inquadratura in
soggettiva e location opprimenti, per un lavoro che avrà pochi minuti di durata
ma sarà certamente intenso. Quindi scelte radicali come “no band” e “no volti”:
può sembrare ardito ma anche interessante.
Il perché della scelta di voler fare un secondo video?
(Six Days of May): Perché siamo in fase di crescita e nel 2014 vogliamo far uscire l’album in un contesto più interessante possibile. I due singoli del 2013 sono una parte del percorso e ora l’obiettivo è il disco. Nel web crediamo molto e il nostro canale Youtube lo dimostra: cerchiamo di essere attivi e propositivi, quindi avvicinarci al prossimo anno con un teaser del disco e un videoclip forte da lanciare insieme alla release dell’album crediamo sia un planning sensato per una band come la nostra.
State emergendo bene nella scena vedo: quali sono stati i vostri punti forti e le cose che hanno permesso l’ emersione?
(Six Days of May): Grazie, a volte ci chiediamo a che punto di maturazione del progetto si sia arrivati, ma poi si torna a lavorare a testa bassa ed è da questo grande investimento di tempo e know how che son venute le cose buone raccolte fin’ora. Potremmo dire: “andiamo in sala prove, suoniamo, tiriamo fuori un buon pezzo e cerchiamo di comunicarlo al meglio dal vivo”. Noi siamo più della scuola: “c’è tanto lavoro da fare, le cose belle vengono da riflessione e accuratezza, quindi dobbiamo mettere a disposizione del progetto tutta la passione, ma anche la dedizione possibile”.
Concerti in lista?
Vi ringrazio per il tempo dedicatoci, speriamo di recensire anche un vostro disco! Lascio a voi gli ultimi saluti:
(Six Days of May): Ringraziamo te e tutto il team di Sadik Underground Review! Come saluto vi invitiamo a cercarci su Facebook per rimanere aggiornati sulle prossime novità! Saranno mesi caldissimi e in arrivo abbiamo un contratto di endorsement, un nuovo video e una sorpresa verso l’inizio del nuovo anno. Poi vi regaleremo il primo full length…
Intervista a cura di -SADIK-
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