venerdì 6 dicembre 2013

INTERVISTA AI NETHERMOST (WALDO E JOHN)


English version Here

Ciao e benvenuti su Sadik Underground Review! Prima di tutto voglio chiedervi, come è nata la vostra band? 

(Waldo): Ciao e grazie per questa opportunità. Il progetto nacque nel 2009 con l’idea di creare melodie toccanti, ma con un approccio minimalista. Sin dall’inizio, io e mia moglie iniziammo a sperimentare con differenti amplificatori, effetti e chitarre per provare ad emulare il sound che ha sempre vissuto tra noi. Volevamo anche essere in grado di riproporlo dal vivo durante i concerti. Vivendo letteralmente a pochi minuti dal confine messicano, la band iniziò reclutando i suoi membri da diversi gruppi al di là del confine. Così i Nehtermost hanno iniziato veramente a prendere forma. In quei periodi registrammo diverse tracce, ma non eravamo mai soddisfatti della riuscita; non abbiamo mai rilasciato pubblicamente quelle registrazioni, ma sono state davvero un’ottima scuola che ha spianato la strada per l’EP “Alpha”. 

(John): Buongiorno! La band è stata fondata dai due chitarristi: Cinthya e Waldo Rocha, mentre io sono arrivato circa due anni e mezzo dall’inizio.

Avete avuto le idee chiare sin dall’ inizio?

(Waldo): I Nethermost hanno sempre volute spezzare la dottrina che ci mantiene ciechi e vulnerabili: le bugie vomitate quotidianamente per farci stare in riga, per eliminare la possibilità di pensare razionalmente. Con la nostra musica esploriamo diversi modi per essere in contatto con l’universo, rimanendo in un costante stato di rapimento. Le note che sentite non sono nient’altro che la chiamata alla conoscenza universale e all’illuminazione, vengono costantemente rilasciate attraverso gli stati mentali ipnotici che ci bombardano mentre componiamo. 

(John): Nei primi anni, e nelle band precedenti, parlavo di situazioni occulte e dell’apocalisse, mentre ora la musica dei Nethermost mi permette di presentare un’immagine di come ho visto il passato, il presente e il futuro dell’universo, come una totalità.  

Ascoltando il vostro album sono rimasto colpito, oltre che dalla stilistica, dalle atmosfere che riuscite a creare. Cosa avete in mente di preciso?

(Waldo): Prima di tutto, sono veramente felice che tu capisca ed apprezzi ciò che abbiamo da offrire. Tornando alla domanda, non abbiamo un metodo. Direi che si tratta solamente di trovarci nel giusto canale, con la giusta atmosfera, per lasciare che i nostri pensieri parlino. Più che un insieme di suoni, generalmente credo che i Nethermost siano un luogo dove vogliamo vagare liberi, senza freni. È sempre una grandissima sensazione trovarsi circondati da musicisti che riescono perfettamente a creare le vibrazioni necessari e a vagare in questo luogo dove amiamo trovarci. 

(John): Waldo e Cinthya compongono in autonomia, successivamente ci troviamo tutti per provare il materiale. Io ascolto e provo a cercare il significato della musica, cosa le note provano a comunicare: in questo modo poi posso concentrarmi sui concetti su cui la musica è fondata. Inizio così a mettere insieme le parole e le idee emanate dalla musica. Parliamo anche per capire meglio e trovare idee comuni per i testi.

Il disco parla della natura, degli elementi e delle loro influenze. E’ un qualcosa che avete scritto seguendo un’ ideologia, piuttosto che una filosofia o religione?

(Waldo): Il messaggio che vive nella nostra musica dovrebbe essere considerato una voce universale che invita l’ascoltatore a viaggiare verso un mondo distante, dipinto da melodie magiche, che venga vicino ogni volta che troviamo quel fantasma che ci sussurra all’orecchio. Chiaramente, la nostra idea è di restare in quel posto il più a lungo possibile, così una volta che riusciamo a conquistare il muro di cemento che blocca la nostra visione con cose ordinarie che ci incatenano alla vita quotidiana, lasciamo vagare la nostra energia liberamente nella vastità dello spazio, la lasciamo parlare e tradursi nella struttura musicale delle nostre canzoni. Nessuna religione ti porterà a questo punto, se me lo chiedi.

(John): Senza dubbio si tratta di una sensazione naturale di cosa realmente significhi la vita. Possiamo progettare quei pensieri e quelle idee solamente dopo aver capito e sentito dove ci troviamo. In altre parole, la maggior parte delle persone non prende il tempo per capire cosa realmente ci sia intorno a noi, dal momento che c’è molto più di ciò che incontrano gli occhi. Nessuno di noi sa cosa si trovi dietro questo sfondo, ma essendo in grado, o almeno provando profondamente a connetterci con ciò che ci circonda, possiamo iniziare a comunicare cosa significhi per noi.



Ho trovato il disco leggermente ripetitivo, a causa del costante riffing Shoegaze. Come mi avete detto mesi fa, ogni brano è strettamente legato agli altri, e l’EP sarebbe da considerare come un’ unico brano suddiviso in quattro sezioni. Ti va di spiegare un po’ questa cosa?

(Waldo): Riff Shoegaze... Questo termine è interessante da usare in relazione alla nostra musica. Se ti devo dire la verità, non ci ho mai pensato. Con “Alpha”, abbiamo sperimentato fraseggi monotoni ma ipnotici che permettessero alla tua testa di volteggiare in una parte della mente oscura ma confortevole, la quale non riesci a toccare con la tua vita di tutti i giorni. Abbiamo scelto questo metodo compositivo perché è quello che ci è arrivato involontariamente e abbiamo deciso di non mettere troppa lotta nel soggetto per permettere all’essenza interiore di parlare. Questa è la cosa che più importa.

(John): Quando mi sono unito ai Nethermost, ho ascoltato queste canzoni, e in ciascuna ho sentito qualcosa di differente, ma mi sono sentito allo stesso modo per tutte le quattro tracce. Era come se ciascuna canzone fosse interconnessa alle altre e invocasse diverse forze spirituali.

Cosa volete raggiungere nella vostra carriera musicale? 

(Waldo): Per adesso il nostro obiettivo è continuare a fare musica per tutto il tempo che possiamo. Sfortunatamente non ne abbiamo molto, avendo a che fare con le nostre faccende quotidiane e la nostra vita personale, ma dedichiamo un giorno alla settimana alla band per provare e discutere di qualsiasi progetto. 

(John): Solo avere la possibilità di continuare a fare quello che stiamo facendo è una grande cosa. Non abbiamo altri progetti se non quelli di migliorare il nostro sound, produrre album e continuare a comunicare con il mondo.

Se non sbaglio avete annunciato di star scrivendo nuovi pezzi per il nuovo LP. Come saranno? Ci sono presenti dei cambiamenti?

(Waldo): Il nuovo LP sarà formato da nove tracce, delle quali alcune incorporano dei nuovi elementi. Ci è piaciuta l’atmosfera di “Alpha”, ma sentiamo che la qualità dovrebbe essere migliorata, ed è esattamente ciò che vogliamo compiere con il nuovo album. Tutto dovrebbe essere completato entro la fine dell’anno. 

(John): Siamo stati parecchio occupati con la produzione del nuovo LP dei Nethermost. Le canzoni mettono in mostra una gran varietà delle nostre principali influenze, che vivono in ciò che avete precedentemente ascoltato nell’EP “Alpha”. Per il prossimo LP non ci sono drastici cambiamenti di stile, ma c’è più fluttuazione nello scorrere delle canzoni. Il tema delle liriche dei nuovi pezzi riprende quello di “Alpha”, ma si distende in un’altra direzione, pur coprendo un soggetto più specifico.

C’è qualcosa che volete dire? Un annuncio ai fan?

(Waldo): Per tutte le persone curiose, per quanto riguarda il nostro nuovo materiale: presto attraverso la nostra pagina potrebbe essere disponibile il mix provvisorio di uno dei nuovi brani. Restate in contatto per aggiornamenti, sono sicuro, ragazzi, che vi piacerà.

(John): Il supporto che abbiamo ricevuto è molto più di quanto ne meritiamo, lo apprezziamo tantissimo! Noi stessi siamo fan della musica prima di tutto, questa è la nostra forza principale!

Ti ringrazio per il tempo dedicatoci, tra qualche mese uscirà la recensione al vostro EP “Alpha”. Lascio a voi gli ultimi saluti:

(Waldo): Grazie mille per questa opportunità, è stato un piacere prendere parte a questa intervista. Sosteniamo l’ottimo lavoro.

(John): Grazie Sadik Underground Review per aver speso tempo per preparare e parlare con noi! 

Intervista a cura di -SADIK-



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