Dopo un’ iniziale e lunga giornata di scuola durata ben sei ore, mi appresto finalmente a recensire il nuovo album dei Maladecia, band Folk Metal nostranamente Piemontese. Mi scuso in anticipo se non sarò del tutto esauriente, ma ahimè sono senza internet e dovrò basarmi unicamente sul CD mandatomi (ed ecco perché ultimamente ci siamo fermati per qualche giorno). Con “Ames en Peno” ci si gode un disco non troppo impegnativo e piuttosto divertente da molti punti di vista, e qui mi sento di dire che è Folk quasi in tutti i sensi: oltre ai testi strettamente in Italiano/Dialetto Piemontese (a volte con aggiunta di sana ironia), alcuni brani sono canzoni tradizionali del luogo/canti patriottici riarrangiati in chiave Metal; e aggiungerei pure che non c’è odore di Irlandese o altro, ma bensì di Piemonte. Dal punto di vista strumentale invece troviamo buoni arrangiamenti, melodie e ritmatiche, nonostante personalmente trovi che la chitarra possa fare di meglio -anche nella produzione-. Le linee vocali sono spesso soggette a cori non troppo elaborati e a scream (in quantità povera, ma giusta), mentre di base troviamo un clean normale, a tratti urlato. Basso e batteria sono ben strutturati e riescono a compiere buoni cambi di tempo e a reggere il ritmo dove serve; belle anche le melodie create con strumenti quali Organetto Diatonico, Darbouka, Flauti, Cornamusa, Contrabbasso e Arpa. Tra i migliori brani cito l’ opener “Sem mountanhol – Dijo Joutantoun”, la canone “La chansoun de Nadou", la bellissima e patriottica “Olmo” (in cui alle voce troviamo il bravo Lore Folkstone, cantante degli omonimi Folkstone), l’ omonima “Maladecha” e “Bela Berbera”. Da notare anche “Grappa”, cover personalizzata di “Vodka” dei Korpiklaani; carina seppure non troppo coinvolgente. Dopo una decina di ascolti e qualche ora a ragionare bene sul disco per recensirlo, concludo dicendo che è un buon album per chi vuol divertirsi ascoltando musica, nonostante non risulti una cosa eccelsa ma comunque largamente sufficiente.
P.S.: “Ames en Peno” non significa “Amesso in pieno” (pronunciasi ‘Amés en
peno), m bensì “Anime in Pena”.
VOTO: 6,5/10
VOTO: 6,5/10
-SADIK-
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