I Lunocode sono una realtà umbra che si affaccia sul mondo discografico nel 2011, con l'uscita dell' EP "Last Day On The Heart" e nel 2012 la Spider Rock Promotion li porta al debutto vero e proprio, con "Celestial Harmonies". Dall'EP al disco d'esordio ci sono alcuni cambiamenti tra le fila del gruppo: al microfono arriva la talentuosa Daphne Romano e la band si concentra molto sulla musica e sulle composizioni. La track iniziale "Sin Cara" parte con una marcia quasi guerresca scandita da un mid-tempo quasi da valzer, per poi procedere in un classico Prog alla Dream Theater con refrain mai esagerati, dove la voce di Daphne si fa spazio ottimamente. "Heart Of The World" trascina l'ascoltatore in altre epoche storiche con un intro arpeggiato di chitarra accompagnato da flauto. Siamo di fronte ad un pezzo soft e melodico, strutturato su una base musicale fatta di chitarra classica, batteria e percussioni suonate a mano. Altro mid-tempo che prende forma nella splendida "Indifference". "Misty Visions Of An Ordinary Day" brilla a livello compositivo e in "The Origin Of Matter And Life", sembra di sentire i Pink Floyd in versione classico-barocca. La melodia regna ancora in "High" e nella successiva "The Cosmic Architect" i nostri ritornato a sonorità più Metal. La minestra è sempre quella anche negli ultimi tre brani, "Tree Of Life" ,"Crossing The Line" e la conclusiva "Albert II" che è in realtà un'orchestrale di pochi secondi. Il gruppo dà il proprio meglio a livello di proposta musicale (abbastanza originale e mai banale rispetto ai canoni imposti dal genere Prog) e a livello compositivo. C'è da rivedere l'aspetto di produzione e, sinceramente, i Lunocode devono ancora fare esperienza. Aspettando margini di miglioramento nel futuro prossimo lavoro direi che la promozione c'è!
VOTO: 6/10
-Darkhaos-
Ascolto
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