“V”. Questo è il titolo del nuovo album della band
Ambient/Funeral Doom Desolation. Un prodotto prevalentemente buono, sia per
sonorità che per emotività, buona anche la scelta delle backing track. Sin dal
primo ascolto del disco sono rimasto molto sorpreso dall’efficacia delle
sonorità, che variano da toni prevalentemente oscuri ad altri più soavi e meno
malinconici; d’altronde sono facilmente udibili le influenze di gruppi come
Skepticism o Thergoton, giusto per per citarne un paio… Ma d’altro canto la via
migliore per produrre un disco di qualità è quella di ispirarsi a pionieri del
genere. Torniamo a “V”: sei tracce che rispecchiano (appieno direi) il genere
selezionato, le sonorità sono tutt’altro che convenzionali, arricchite da un impetuoso
growl, come in “The Light is Gone”, che di certo sarà molto apprezzato dagli
appassionati del genere. Le restanti tracce sono un’alternarsi di sonorità cupe
e delicate: tutto ciò crea un grande coinvolgimento emotivo all’ascoltatore;
altro punto di forza. Anche se non decisive, non mancano le tegole: è da
sottolineare la breve durata di “Wandering” e “Wastelands”, due tracce che
probabilmente lasceranno gli ascoltatori con l’amaro in bocca; si può dire che
i 2 prodotti finiscono sul più bello, ahimè... Altra tegola è che, se pur degne
di nota, le sonorità e le sinfonie si mostrano a tratti ripetitive, e ciò dà
l’impressione di qualcosa di già sentito in precedenza. In sintesi comunque un
disco niente male, che merita di essere ascoltato e valutato attentamente.
VOTO: 8/10
-Frost-
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