lunedì 11 novembre 2013

BIAGIO BONFRISCO - BIAGIO BONFRISCO






















Biagio Bonfrisco è un ragazzo semplice. Potremmo definirlo il classico ragazzo della porta accanto. I suoi testi, la sua musica, non hanno nulla di pretenzioso o intellettuale. Quello che propone è del Pop italiano di discreta fattura, curato nella produzione, con il chorus giusto in agguato, sempre cantabile e di facile presa. Il primo e omonimo disco, composto da 8 tracce, scorre bene, e con una certa varietà di atmosfere riesce a fornire un "menù" per tutti i palati, che senza mai far gridare al miracolo riesce a convincere. "Unica e Fantastica" è il brano di apertura, una classica ballad Pop-Rock, con piano e chitarre "crunch" a creare il giusto tappeto sonoro per la voce di Biagio, che senza sbilanciarsi su virtuosismi canori particolari si dimostra piacevole nella timbrica e sempre pulita nelle linee melodiche. Con la seconda traccia "Profumo di Marzo" si cambia registro, con una canzone che sconfina in sonorità Synth-Pop. Un brano dallo spirito danzereccio, che per certi versi suona un po' stonato con la traccia d'apertura non convincendo appieno, pur evidenziandone il potenziale commerciale. "Lacrime di Luce" pur mantenendo sonorità più elettroniche convince appieno, con synth e tastiere a creare la giusta atmosfera, pronta ad esplodere nel ritornello, in cui emerge il lato più emozionale della musica di Biagio. Uno dei brani migliori del disco. I minuti scorrono e arriviamo a "Vola", che scorre molto bene, forse troppo, lasciandoci una ballad classica che esplode nel ritornello ma che non riesce a rimanere in testa in modo particolare. Superata la metà del disco arriva la ottima "Ayram", che col suo incedere Swing e chitarre dal sapore surf, ci regala un brano davvero coinvolgente e ammaliante, indubbiamente l'apice del disco. Con "Ladra di Me" torniamo alle sonorità più elettroniche che hanno segnato la prima parte del disco. Le atmosfere ci sono, le linee vocali anche ed ecco un'altra buona traccia. "Come per la Notte" e "Circus" chiudono l'album con arrangiamenti più Rock, regalandoci anche atmosfere più inusuali (che potremmo definire "Pinkfloydiane") nella traccia finale con un buon solo che chiude l'album. Una menzione particolare al testo di "Circus", forse più serio di quanto possa apparire al primo ascolto, e sicuramente originale nella stesura. Dopo questo accurato track by track tiriamo le somme. Un album che presenta una duplice anima, una più elettronica che guarda alle atmosfere, che azzeccate o meno, risultano ben curate ed efficaci. L'altra che rivolge lo sguardo al Pop-Rock, pur rimanendo sempre troppo edulcorata per essere definita "Rock" a tutti gli effetti. Insomma un disco che di sonorità Rock ha ben poco, che però ha il pregio di andare incontro a larghe fette di pubblico vista la varietà di atmosfere sempre accessibili. Nulla di particolarmente originale o eccellente, ma tutto ben fatto e curato. E ciò fa ben sperare per il futuro, vista la buona qualità di alcuni brani sicuramente meritevoli. Consigliato a tutti gli amanti del pop made in italy.

VOTO: 6/10
-BERTUZZ-



Ascolto: http://www.youtube.com/watch?v=9PbdNvEnIw4
Facebook: 
https://www.facebook.com/bonfriscobiagio?fref=ts

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