Ciao Piero! Benvenuto su Sadik Underground Review! Come e
quando si sono formato gli Alchem? A che scopo?
(Piero): E’ una lunga storia, ci siamo incontrati con Lisa molti anni
fa e abbiamo subito capito che potevamo collaborare avendo gli stessi
interessi. Durante gli anni abbiamo subito molti cambi di formazione rimanendo
comunque sempre noi due il fulcro fondamentale della band e il nostro scopo è
semplicemente sempre stato quello di esprimerci tramite un’arte a noi
congeniale.
Un po’ di successo tutto sommato -vedendo Facebook-
l’avete riscosso. Pensate di meritarvelo e di riuscire ad emergere?
(Piero): Si ne abbiamo avuto, non solo su Facebook, ma anche nei nostri live e riguardo le nostre registrazioni numerose soddisfazioni, crediamo che il lavoro non si fermi mai, meritarlo o no non siamo noi a doverlo dire; l’unica cosa che ci preme e’ che se abbiamo raggiunto un qualche minimo traguardo è solo grazie al nostro costante sforzo e impegno, fare musica non e’ solo un divertimento ma anche dedizione.
(Piero): Si ne abbiamo avuto, non solo su Facebook, ma anche nei nostri live e riguardo le nostre registrazioni numerose soddisfazioni, crediamo che il lavoro non si fermi mai, meritarlo o no non siamo noi a doverlo dire; l’unica cosa che ci preme e’ che se abbiamo raggiunto un qualche minimo traguardo è solo grazie al nostro costante sforzo e impegno, fare musica non e’ solo un divertimento ma anche dedizione.
So che state per pubblicare un nuovo singolo… Ce ne
parli un po’?
(Piero): Il nuovo singolo si chiama “Spirits of the Air” ed è il primo pezzo che apre la strada al futuro nuovo album, in cui si può notare una svolta più marcata a livello stilistico verso il Prog, ma mantenendo le caratteristiche del nostro sound. Il brano sara’ pubblicato in anteprima sulla compilation che Mondo Metal sta preparando per dicembre.
(Piero): Il nuovo singolo si chiama “Spirits of the Air” ed è il primo pezzo che apre la strada al futuro nuovo album, in cui si può notare una svolta più marcata a livello stilistico verso il Prog, ma mantenendo le caratteristiche del nostro sound. Il brano sara’ pubblicato in anteprima sulla compilation che Mondo Metal sta preparando per dicembre.
E del video? Che mi dici?
(Piero): Sì, in effetti stiamo preparando anche un nuovo video di un vecchio brano che abbiamo deciso di riproporre in lingua italiana, nel quale convivono arti diverse rappresentate da tre donne, ma non voglio togliere la sorpresa parlandone esplicitamente. Il brano è “So I Am” pubblicato originariamente nel 2008 nell’album "Shadows" ma che in questa versione si chiamerà “Le Cose in Bilico” e si tratta di una ballata acustica.
(Piero): Sì, in effetti stiamo preparando anche un nuovo video di un vecchio brano che abbiamo deciso di riproporre in lingua italiana, nel quale convivono arti diverse rappresentate da tre donne, ma non voglio togliere la sorpresa parlandone esplicitamente. Il brano è “So I Am” pubblicato originariamente nel 2008 nell’album "Shadows" ma che in questa versione si chiamerà “Le Cose in Bilico” e si tratta di una ballata acustica.
Ultima domanda, più personale: credi che l’underground
Italiano possa essere “qualcuno” a livello mondiale?
(Piero): Bella domanda; lo è già da anni e sicuramente le proposte musicali che escono da questa maltrattata nazione potrebbero surclassare tutta la musica che importiamo dall’estero. Il problema è solo di mentalità, in Italia le “Major” non credono o non vogliono credere in questo genere e tutte le sue ramificazioni puntando sempre su un successo sicuro derivato dai soliti nomi noti. Questo blocca ogni iniziativa fuori dal coro... Questo si evince già guardando cosa i media italiani propongono nei loro palinsesti, senza calcolare le radio che ci assillano in ogni dove imponendo i loro prodotti.
Grazie per il tempo dedicatoci! A buon rendere! Lascio a te gli ultimi saluti
(Piero): Grazie a te per lo spazio concesso, vorremmo approfittare per salutare tutti coloro che ci seguono e ci supportano, sperando di poter raggiungere sempre più persone.
(Piero): Bella domanda; lo è già da anni e sicuramente le proposte musicali che escono da questa maltrattata nazione potrebbero surclassare tutta la musica che importiamo dall’estero. Il problema è solo di mentalità, in Italia le “Major” non credono o non vogliono credere in questo genere e tutte le sue ramificazioni puntando sempre su un successo sicuro derivato dai soliti nomi noti. Questo blocca ogni iniziativa fuori dal coro... Questo si evince già guardando cosa i media italiani propongono nei loro palinsesti, senza calcolare le radio che ci assillano in ogni dove imponendo i loro prodotti.
Grazie per il tempo dedicatoci! A buon rendere! Lascio a te gli ultimi saluti
(Piero): Grazie a te per lo spazio concesso, vorremmo approfittare per salutare tutti coloro che ci seguono e ci supportano, sperando di poter raggiungere sempre più persone.
Intervista a cura di -SADIK-
Recensione: /
Facebook: https://www.facebook.com/pages/ALCHEM/46742906267
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